Walther Kk 100 Club sporter calibro .22 lr

Vai alla galleria delle fotoDopo che il neofita ha frequentato per un po’ di tempo il poligono di tiro, noleggiando gli attrezzi più o meno attuali che le sezioni mettono a disposizione, sente che è arrivato il momento di avere un’arma tutta sua: ed ecco che cominciano a nascere i primi dubbi. Nel caso sia orientato all’acquisto di una carabina calibro .22 Lr, si trova solitamente di fronte a due possibilità: rivolgersi a un’armeria specializzata, op… [

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] Dopo che il neofita ha frequentato per un po’ di tempo il poligono di tiro, noleggiando gli attrezzi più o meno attuali che le sezioni mettono a disposizione, sente che è arrivato il momento di avere un’arma tutta sua: ed ecco che cominciano a nascere i primi dubbi. Nel caso sia orientato all’ acquisto di una carabina calibro .22 Lr, si trova solitamente di fronte a due possibilità: rivolgersi a un’armeria specializzata, oppure cercare all’interno della propria sezione l’occasione proposta da qualche tiratore, che vuole aggiornare la propria attrezzatura con l’ultimo modello di carabina proposto dalla pubblicità di settore. In entrambi i casi, capita spesso che l’offerta di modelli sia limitata ai soliti attrezzi super sofisticati e super cari oppure ad attrezzi che, pur presentando buone prestazioni balistiche, non sono utilizzabili per l’impiego agonistico a causa di calciature e scatti non progettati per lo scopo. La Walther Kk 100 Club Sporter è progettata per colmare egregiamente questo vuoto, proponendosi come attrezzo entry level per esordire nel mondo agonistico del tiro, sia esso accademico oppure Bench rest. Infatti, “l’attrezzo” della leggendaria casa tedesca si propone al pubblico degli appassionati a un prezzo molto appetibile, se consideriamo la qualità di alcuni componenti, quali lo scatto e la calciatura, che poco o niente hanno da invidiare a quelli che equipaggiano carabine che costano più del doppio della Kk 100. Ma allora, la domanda che nasce spontanea è: come è possibile proporre un prodotto curato a un prezzo così concorrenziale? L’economia maggiore, a livello di costi, si è ottenuta impostando la meccanica su componenti di costruzione estera, dove il costo della manodopera incide meno sul totale. A parte lo scatto, costruito direttamente dall’azienda Walther, l’azione e la canna non hanno niente del Made in Germany. Il tutto è stato assemblato con un’ azione prodotta dalla Céska zbrojovka ceca e il tubo, come viene definita dagli addetti ai lavori la canna ancora allo stato di semilavorato, proviene dalla gloriosa fabbrica russa Toz, le cui armi tanti allori hanno conquistato e tuttora conquistano nelle più prestigiose competizioni internazionali. È anche possibile trovare in giro, prevalentemente in Germania, alcune carabine con canne prodotte dalla Lothar Walther, poiché qualche esemplare è stato assemblato con il tubo tedesco. In entrambi i casi, si tratti di componenti di qualità molto elevata. L’azione Cz si presenta con una forma cilindrica semplice ed essenziale: ha una lunghezza totale di 170 mm, con un diametro di 30. La parte inferiore della culatta è predisposta per l’applicazione del caricatore, presentando quindi una finestra rettangolare. In questo caso, però, l’arma è a colpo singolo, quindi l’apertura è stata riempita mediante l’ inserimento di una rampa, fissata all’interno del vano e chiusa nella parte inferiore da una piastrina metallica. La rampa è fulcrata nella parte posteriore, mentre la parte anteriore è spinta da una molla di contrasto: in tal modo, agisce come una cucchiaia che presenta la cartuccia (che viene semplicemente appoggiata sulla scanalatura superiore) nel modo più ottimale, per essere abbassata dall’avanzamento dell’otturatore scomparendo sotto di esso quando va in chiusura. Quest’ultimo misura in lunghezza circa 98 mm e ha un diametro di 17,9 mm. Nella parte anteriore sono posizionati i due estrattori simmetrici, entrambi azionati da una molla ad anello di 5 mm di larghezza, inserita a circa 15 mm dalla testa dell’otturatore. La chiusura è assicurata dal contrasto tra la base del manubrio e una profonda sede ricavata nella parte posteriore del castello. Il manettino ha l’estremità ricoperta da un pomolo in gomma di dimensioni generose, tali da consentire un’ ottima presa. La sicura si inserisce portando in avanti una levetta zigrinata, posizionata orizzontalmente sulla parte posteriore dell’otturatore: in questo modo viene coperto il pallino rosso riportato sulla culla verticale dell’azione. La canna ha un diametro di 22 mm, che diventano 26 negli ultimi 60 mm in direzione della volata. Il vivo di volata è finito con una svasatura conica, al fine di evitare danneggiamenti all’imbocco (la cui regolarità è critica per il mantenimento della precisione) in caso di urti diretti e, al tempo stesso, per garantire il miglior rendimento balistico. Lo scatto è un classico due tempi da tiro, e presenta quattro possibilità di regolazione: corsa del primo tempo, peso del primo tempo, peso del secondo tempo e aggancio dei piani di scatto. Il peso di sgancio, provato più volte per mezzo di un dinamometro Correx, è risultato di 130 grammi con scarti tra un colpo e l’altro davvero minimi. Inoltre, è possibile spostare longitudinalmente la coda del grilletto per circa 20 mm, con la possibilità di utilizzare in laterale due binari. È poi possibile regolare, in verticale e in rotazione, anche la bussolina di riferimento per l’appoggio del dito indice. Questo scatto è quello montato di serie sul Kk Power match, modello di punta dell’intera gamma Walther per quanto riguarda il settore tiro agonistico. La calciatura è realizzata in legno di faggio tinto di un bel blu elettrico e deriva da quella impiegata per la carabina standard vecchio modello, ora denominata carabina sportiva ed equipaggiata con una nuova calciatura in alluminio. Questa tipologia di arma è prevista nel programma sportivo del Tiro accademico, relativamente alla categoria donne. La pala del calcio presenta, inferiormente, una svasatura tipica di questa classe di armi, per evitare di andare in appoggio sulla parte sinistra del tronco, pratica vietata dal regolamento internazionale della Issf (International sports shooting federation). Il ponticello dello scatto è integrato. L’impugnatura è dritta, con un profilo tipico per le armi destinate al tiro: è zigrinata a puntini e ha una guida graduata in alluminio anodizzato nero, posizionata sotto l’astina anteriore, deputata ad accogliere accessori come il fermamano o un cavalletto tipo Harris, oppure per l’utilizzo della cinghia nelle posizioni a terra e ginocchio. Il calciolo, già inclinato all’origine di quindici gradi verso sinistra, può essere regolato in alto e in basso di 30 millimetri, mentre la lunghezza della calciatura può essere variata tramite spessori in plastica da dieci e quindici millimetri. Il guanciale è regolabile in altezza e scostamento laterale. È tenuto in sede da una vite posta centralmente, mentre gli spostamenti sono effettuati mediante la regolazione di altre due viti inserite in altrettante bussole eccentriche. La posizione laterale può essere parallela alla linea di mira, oppure inclinata rispetto a questa. Possono essere applicati, a piacere, eventuali pesi (forniti a parte): questi sono rispettivamente da 110, 115 e 150 grammi e possono essere inseriti nella parte posteriore, per variare il peso e il bilanciamento della carabina. Sulla parte destra dell’appoggiaguancia e dell’astina sono applicate le targhette metalliche riportanti il logo Walther. Per chi volesse impiegare l’ arma nelle specialità previste dal regolamento del Tiro a segno, si può utilizzare il kit che comprende diottra micrometrica, tunnel e mirini ad anello. Il tunnel è di forma standard, con diametro nominale M18 ed è corredato da un mirino in plastica con anello di 3,8 millimetri, più altri in metallo di 3,4, 3,6, 3,8, 4 e 4,6 millimetri. È disponibile anche il classico mirino a palo di 2,8 mm. La lunghezza totale del tunnel è di 48 mm, il più lungo della categoria se rapportato a quelli dei concorrenti Anschutz e Feinwerkbau. La diottra è la stessa utilizzata sulle armi da competizione. Si blocca sulla guida a coda di rondine predisposta sulla parte superiore dell’azione, tramite una apposita vite con bussola zigrinata. La parte centrale, che porta il foro di traguardo, è montata su un supporto che compensa gli eventuali giochi delle viti. L’iride, fornito con diametro fisso di un mm, è avvitato sul corpo della diottra tramite un tubetto della lunghezza di circa 32 mm. Le regolazioni sono estremamente precise: ogni click in scostamento o altezza sposta la diottra di 0,025 millimetri, cui corrispondono 3,2 mm di scostamento del punto di impatto alla distanza di 100 metri. Il campo di regolazione è di ben 10 mm in verticale e 6 mm in orizzontale. Per chi lo preferisce, al posto della diottra viene fornito un cannocchiale Bushnell Banner 4-12×40. Completo di correttore di parallasse, ha le regolazioni comandate da due comode ghiere, e ogni click varia il punto d’impatto del proiettile di un quarto di minuto d’ angolo (Moa), corrispondente a 6 mm a 100 metri, 12 a 200 metri e 20 a 300 metri. Visto il prezzo di listino, largamente inferiore al mezzo milione di lire, ci sentiamo di dire che il rapporto prezzo qualità è senz’altro onesto. Ben altre sarebbero le risposte tecnico-qualitative se l’utente montasse un Leupold o uno Swarovski, ma riteniamo personalmente che la cifra da investire non sarebbe in linea con le caratteristiche propedeutiche dell’arma. Come sempre il primo test a fuoco, con il bersaglio posto alla distanza di 50 metri, è stato condotto con la carabina bloccata in morsa sul banco, per discriminare al meglio il diverso munizionamento a disposizione. Tra le cartucce provate, sono risultate più performanti le Eley Tenex Ultimate Eps, le Eley Ten (che poi sarebbero le Tenex vecchio modello), le Rws R50, con concentrazioni rispettivamente di dieci colpi in 15, 19 e 20 millimetri. Siamo passati, quindi, al tiro in assetto da Bench rest, sempre a 50 metri, utilizzando il cannocchiale fornito con la carabina. Sebbene i dodici ingrandimenti forniti dall’ottica americana non siano l’ottimale per testare a fondo una carabina in calibro .22 da tiro siamo riusciti, dopo una serie di colpi iniziali, a ottenere alcune rosate da cinque colpi non disprezzabili se rapportate al prezzo di vendita della Kk 100. In questo caso l’arma ha dimostrato di gradire in modo particolare oltre alle Tenex Ultimate Eps (cinque colpi in 18 mm), seguite a ruota dalle Fiocchi Super Match (19 mm) e dalle Eley Match Eps (20 mm). Sicuramente, gran parte del merito va alla calciatura, che permette di regolare in modo ottimale l’appoggio della guancia e del calciolo sulla spalla e, non da ultimo, allo scatto sensibile e costante, come deve essere uno scatto match. La scelta del munizionamento, per chi aspira a raggiungere risultati di livello, è critica almeno quanto la selezione dell’ arma, soprattutto date le peculiarità del calibro .22 Lr. La piccola Walther è il risultato di un connubio di tecnologie provenienti da mezza europa: la semplicità dell’azione Cz, la qualità della canna Toz e la versatilità dello scatto Walther si sono uniti per la realizzazione di un prodotto francamente economico (per la classe cui appartiene), ma capace di offrire prestazioni di rilievo, per portare il tiratore di carabina dal livello raggiunto con l’arma sociale del poligono al traguardo del prodotto ultra-specializzato per l’agonismo di livello. [

] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di ottobre 2001 [

] Produttore: Carl Walther GmbH, Donnerfeld 2, D-59757 Arnsberg, Germania, tel. 0049/29.32.63.81.00, fax 0049/229.32.63.81.49, www.carl-walther.de, sales@carl-walther.de Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471/80.30.00, fax 0471/81.08.99, www.bignami.it, email@bignami.it Modello: Kk 100 Club Sporter Tipo: carabina per uso sportivo Calibro: .22 Long rifle Funzionamento: otturatore girevole-scorrevole Alimentazione: colpo singolo Sicura: a leva orizzontale, che blocca il percussore Canna: completamente flottante, lunga 650 mm, diametro medio 22 mm Sistema di percussione: a percussore in linea, lanciato Scatto: meccanico, a due tempi, con diverse possibilità di regolazione Estrattore: a doppia unghia sulla testa dell’otturatore Calciatura: legno di faggio colorato in blu Peso: 4.660 grammi (senza ottica) Lunghezza totale: 1.120 mm Congegni di puntamento: diottra e mirino con tunnel innestati a coda di rondine, oppure cannocchiale Numero del Catalogo nazionale: 12.661 (arma sportiva) Prezzo al pubblico: 774,2 Euro Iva inclusa, senza ottica Accessori a richiesta: kit con diottra, tunnel e mirini Lit. 337.000 (174 €); cannocchiale Bushnell Banner 4-12×40 Lit. 350.000 (180,8 €); cannocchiale Swarovski 6-24×50 Lit. 2.640.000 (1.363,4 €), Iva inclusa