Walther Ppk e Ppk/S: tornano anche in 7,65 mm

Dopo oltre un decennio di assenza dal catalogo, Walther torna a proporre sul mercato statunitense le leggendarie pistole Ppk e Ppk/S anche in 7,65 Browning e non solo in 9 corto

Walther torna, abbastanza clamorosamente, sui propri passi, reintroducendo nel proprio catalogo per il mercato statunitense le leggendarie pistole Ppk e Ppk/S nuovamente anche in 7,65 Browning e non soltanto in 9 corto. La produzione in 7,65 mm era stata interrotta oltre un decennio fa, nel 2013, riproporla è decisamente in controtendenza, considerando che oggi il mercato delle micro-compatte è prevalentemente, se non esclusivamente, suddiviso in modo più o meno equitativo tra 9 corto e 9×19. Tuttavia, come peraltro dimostrato dalla pistola Beretta Tomcat e dal successo che ha accolto le elaborazioni Langdon di quest’arma, il piccolo .32 acp non può ancora considerarsi defunto. Anzi, a far decidere per la “rinascita” la Walther sarebbe responsabile proprio la disponibilità di caricamenti moderni, espansivi, con palle ultra leggere, spinte da moderni propellenti specifici per canne corte, che consentono una efficacia notevole nella difesa personale, mantenendo una superiore controllabilità rispetto al 9 corto e, in alcuni casi (come per l’appunto per le Ppk e Ppk/S) una superiore capacità di fuoco (1 cartuccia in più). A catalogo sono quindi stati reinseriti quattro modelli, due Ppk e due Ppk/S, rispettivamente con finitura brunita e inox, tutti a 969 dollari.

I prodotti Walther sono distribuiti in Italia da Bignami.