Con la nuova Dti 3/35, l’azienda tedesca ha presentato la sua termocamera a infrarossi. Novità anche nella gamma dei cannocchiali di puntamento Conquest V4, con nuovi reticoli, più sportivi, e nuove torrette
Con la Dti 3/35, anche Zeiss debutta nel settore sempre più ricco di prodotti delle termocamere a infrarossi. Il nuovo strumento Zeiss su una forma innovativa del corpo per rendere più agile l’utilizzo del dispositivo con una sola mano, sia per i mancini sia per i destrimani, e grazie a questo design anche un’osservazione per lungo tempo risulta meno faticosa. Il sistema operativo ErgoControl rende semplice identificare con precisione l’obiettivo. Con la app Zeiss Hunting, inoltre, i cacciatori possono copiare i dati dalla termocamera direttamente su uno smartphone via wi-fi o trasmettere in diretta l’azione di caccia. Il Dti 3/35 ha lunghezza focale di 35 mm, risoluzione del sensore di 384×288 e una risoluzione dello schermo di 1280×960. Lo schermo è Lcos, ha un range fino 1.235 metri e un campo visivo di 19 metri a 1.000 metri. La batteria al litio garantisce un’autonomia di 7 ore, la memoria interna ha capacità di 15 giga, pesa 450 grammi.
Zeiss rifà il trucco alla linea di cannocchiali Conquest V4, praticamente l’entry level dell’azienda tedesca. Invariati i modelli 1-4×24 e il 3-12×56, le novità 2020 riguardano il 4-16×44 e il 6-24×50, ai quali sono stati aggiunti nuovi reticoli, venatori e sportivi, e torrette balistiche di nuova generazione. Due dei nuovi reticoli illuminati si chiamano Zbi e Zmoai-20: il primo sarà disponibile sia sul 4-16×44 sia sul 6-24×50, mentre il secondo si troverà abbinato soltanto al 6-24×50. Oltre ad avere i riferimenti della caduta e della derivazione in moa, a illuminarsi è soltanto la porzione centrale del reticolo, per evitare fastidiosi fenomeni in condizioni di scarsa luminosità. Per chi, invece, predilige reticoli più fini, in particolare per l’impiego sportivo di Tiro a segno, Zeiss ha creato i nuovi Zmoai-T20 e Zmoa-T30: il primo, anch’esso illuminato, equipaggia il Conquest V4 6-24×50, mentre il secondo, non illuminato, è destinato al V4 4-16×44. Entrambi sono ricavati sul secondo piano focale e sono stati studiati per l’ingaggio di bersagli a lunghe distanze. I numeri 20 e 30 indicano le correzioni in moa sul reticolo dell’alzo.
Per quanto riguarda le altre novità sulla Conquest V4, il 4-16×44 e il 6-24×50 saranno dotati delle più moderne e facili da utilizzare torrette esterne, sia per la correzione dell’elevazione sia per la derivazione, con la terza torretta destinata alla correzione della parallasse. Le nuove torrette sono dotate sono dotate del sistema Zeiss Ballistic stop per un rapido azzeramento.