Formalizzata la candidatura del presidente Fitav al supremo organismo internazionale, di cui è già vicepresidente. Dovrà vedersela con il magnate russo Vladimir Lisin
“Con l’obiettivo di contribuire e determinare lo sviluppo necessario alla crescita del nostro sport, incoraggiato dalle molte richieste che ho ricevuto, ho deciso di candidarmi come presidente della Issf”. Con queste parole Luciano Rossi ha annunciato la sua discesa in campo per la corsa alla massima carica della Federazione internazionale degli sport di Tiro (Issf), dopo che il Tribunale arbitrale dello sport l’ha riabilitato dalla sospensione che la stessa Issf gli aveva comminata.
L’elezione avrà luogo il prossimo 1° dicembre a Monaco in occasione della 68ª Assemblea generale ordinaria che eleggerà anche le altre cariche dirigenziali che governeranno il mondo degli sport di Tiro per il prossimo quadriennio (fino al 2022). Rossi è già vicepresidente Issf.
“È arrivato il momento di alzarci insieme, unendo le nostre forze e capacità, per assicurare il miglior futuro possibile alle nostre discipline sportive ispirati dai principi di trasparenza, professionalità, capacità e passione”.
La candidatura è stata presentata alla Issf dalla Federazione italiana Tiro a volo che, con l’unanimità del Consiglio federale, ha individuato in Rossi il miglior candidato possibile.
“È arrivato il tempo di scaldare i nostri cuori con il sacro fuoco dello sport e servire la nostra amata Issf con rinnovato entusiasmo, nel rispetto del linee guida del Cio e delle raccomandazioni prescritte nell’Agenda 2020”.
Il rivale di Rossi calla presidenza sarà il russo Vladimir Lisin, magnate dal patrimonio personale stimato in 20 miliardi di dollari, anch’egli vicepresidente Issf e presidente dell’European shooting confederation (Esc).