La Commissione europea sottolinea che gli Stati membri devono predisporre opportune misure per affrontare la minaccia di ibridazione del lupo, che rappresenta una minaccia per la conservazione della specie
È arrivata la risposta all’interrogazione presentata lo scorso ottobre alla Commissione europea da parte degli eurodeputati leghisti Dreosto, Casanova, Tovaglieri, Ceccardi, Lizzi e Da Re, sulla richiesta di intervento per la gestione del problema dovuto all’ibridazione della specie lupo con il cane domestico all’interno dei Paesi membri. La Commissione ha chiaramente evidenziato che spetta alle autorità competenti degli Stati membri individuare le misure opportune per affrontare le minacce che possano avere un impatto sulla conservazione del lupo, compresa l’ibridazione con i cani e che si tratta di una minaccia riconosciuta per la conservazione della specie in Europa. La Commissione dichiara esplicitamente di promuovere e sostenere gli interventi nazionali atti ad affrontare il problema dell’ibridazione e ritiene che le autorità degli Stati membri dovrebbero dare priorità alla rimozione della causa principale, controllando efficacemente i cani randagi e vaganti. “Un chiaro invito ad agire”, ha commentato il Vicepresidente dell’intergruppo caccia Marco Dreosto, che auspica un celere intervento da parte dello Stato italiano al fine di arginare il duplice problema del randagismo e quello legato alla presenza degli ibridi tra lupo e cane domestico.