Il prossimo 5 aprile, entrerà in vigore la nuova legislazione sulla tracciabilità degli esplosivi per uso civile. Si tratta di una norma antiterroristica prevista dalla Direttiva europea 2008/43/Ce e recepita dal decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, la cui effettiva entrata in vigore è stata poi posticipata dalla direttiva 2012/4/Eu. Cosa prevede? Sostanzialmente, una etichettatura speciale sulle confezioni della polvere da sparo, confezioni che dovranno poi essere caricate individualmente sul registro delle armerie e scaricate individualmente ai singoli acquirenti.
“Gli operatori della filiera– ha dichiarato in merito Mauro Silvis, direttore di Anpam – si sono adoperati e confrontati con le istituzioni nazionali ed Europee per adempiere alle prescrizioni sulla marcatura ed etichettatura degli esplosivi contenute nelle disposizioni comunitarie. Ciò tende a consentire la corretta tracciabilità dei prodotti, dall’immissione sul mercato europeo fino al loro utilizzatore finale, come richiesto dall’Unione Europea”.
Oggi, mercoledì 1 aprile 2015, il Ministero dell’Interno ha diramato la circolare (in allegato) nella quale si riassumono gli obblighi che gli operatori del comparto devono osservare.
“Riteniamo sia importante divulgare quanto più possibile la circolare– aggiunge ancora Silvis – e si raccomanda agli operatori e utilizzatori finali che si dedicano alla ricarica delle munizioni, che sarebbe consigliabile rimuovere e distruggere (oppure rendere illeggibile e comunque inutilizzabile) l'etichetta identificativa della confezione al momento dello smaltimento definitivo dell'imballo. Procedura tesa a eliminare qualsiasi tentativo di utilizzo improprio, da parte di terzi, dell’etichetta stessa”.