Blitz dei 100% Animalisti in tutto il Veneto e in Lombardia. Gli attivisti si sono mossi in contemporanea in più punti, per lanciare un messaggio chiaro contro la caccia e i cacciatori, questa volta con tanto di testimonial a campeggiare sui manifesti: "Pietro Pacciani, il mostro di Firenze. Stupratore… assassino… cacciatore!". Con tanto di citazione di Lev Tolstoj: "Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo".
100%Animalisti hanno tappezzato con i manifesti la sede nazionale Confavi di Thiene e le sedi provinciali dell’Associazione cacciatori veneti-Confavi di Vazzola, Treviso, e Zevio, Verona, ma anche il punto di partenza dei cacciatori per la caccia in laguna, a Giare di Mira, nel Veneziano, gli uffici di Padova e Rovigo della Federcaccia, la sede della Libera Caccia a Montegrotto Terme e della Federazione Italiana caccia a Belluno.
"Il messaggio è chiaro, per chi vuol capirlo", scrivono gli attivisti in un comunicato alla stampa, "Settembre è il mese della riapertura della stagione venatoria: da ora fino al 31 gennaio 2012 sessanta milioni di cittadini non potranno più andare tranquillamente a fare escursioni in montagna, a passeggiare nei boschi, a raccogliere funghi o a far correre il cane in campagna, perché meno di settecentomila maniaci armati circoleranno sparando a tutto quel che si muove. I cacciatori sono dei vigliacchi, che ammazzano chi non può difendersi. Grossi interessi economici girano attorno a questa sporca attività, e politicanti senza scrupoli difendono i privilegi di questa minoranza in cambio dei voti per mantenersi le poltrone, perfetto esempio di voto di scambio".
Qualche cacciatore pare si sia già recato presso le forze dell’ordine per i provvedimenti del caso. Come la vicentina Maria Cristina Caretta, presidente nazionale Confavi, la quale ha fatto sapere che "assieme ai responsabili provinciali delle sedi del Veneto colpite, abbiamo immediatamente sporto denuncia presso le autorità competenti perché vengano individuati i responsabili delle azioni vandaliche e chiamati a rispondere dei reati commessi. Queste azioni – prosegue Caretta – seguono le precedenti iniziative dei criminali animal-ambientalisti che avevano già danneggiato le sedi di Vicenza e di Venezia dell’Associazione Cacciatori Veneti-Confavi, imbrattate con manifesti e striscioni che, oltre ai vari insulti ed offese a danno dei cacciatori, riportavano minacce di morte. Ora questo nuovo raid vandalico da parte delle squadracce animal-ambientaliste che hanno imbrattato i muri e le vetrine con manifesti che equiparano i cacciatori agli stupratori ed agli assassini".