Se anche la maggioranza è incorsa in un pericoloso scivolone sul primo emendamento che riguardava la caccia (e per fortuna è stata battuta), sul “pacchetto sicurezza“ sembra procedere decisa secondo le indicazioni ricevute dall’elettorato. Un esempio su tutti: la senatrice del partito della libertà, Anna Cinzia Bonfrisco, ritiene indispensabile lo spray nebulizzante al peperoncino (oleoresin capsicum) per garantire maggiore sicurezza alle donne contro le aggressioni: …
Se anche la maggioranza è incorsa in un pericoloso scivolone sul primo
emendamento che riguardava la caccia (e per fortuna è stata battuta), sul
“pacchetto sicurezza“ sembra procedere decisa secondo le indicazioni ricevute
dall’elettorato. Un esempio su tutti: la senatrice del partito della libertà,
Anna Cinzia Bonfrisco, ritiene indispensabile lo spray nebulizzante al
peperoncino (oleoresin capsicum) per garantire maggiore sicurezza alle donne
contro le aggressioni: ne deve essere liberalizzato il porto, al fine di
“pervenire alla armonizzazione della normativa nazionale con quella vigente
negli altri paesi comunitari”.
La Bonfrisco, quarantenne veronese, ha dato battaglia in questi giorni al
senato con questo suo emendamento al decreto sicurezza discusso in commissione
Affari costituzionali. «Ci sono state le solite posizioni contrarie, ma dall’
altra parte c’è una forte volontà del governo», mi ha spiegato. «Si è valutato
di non inserirlo nel decreto per motivi congiunturali, ma il testo dell’
emendamento proposto da Maurizio Gasparri e da me sarà recepito nei vari
disegni di legge sulla sicurezza che arrivano alle commissioni nelle prossime
settimane. In un paio di mesi sarà legge».
È ottimista la senatrice e ne siamo contenti: la legge provvederà, finalmente,
a introdurre regole certe per le caratteristiche dei dispositivi. La nostra
battaglia per la liberalizzazione dello spray per autodifesa (e il termine è
tecnico e carico di significati, farebbero bene ad accorgersene al ministero
dell’Interno) è in atto da qualche tempo… Non a caso, non sono mancate le
polemiche e le critiche. «Se dovesse passare l’emendamento che consentirà la
libera vendita e il porto in luoghi pubblici di spray urticanti», ha fatto
sapere il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di
polizia, Enzo Marco Letizia, «il risultato finale sarà quello di agevolare i
criminali per le micro e macro rapine. Alle forze di polizia sarà negata
qualsiasi possibilità di reazione e di prevenzione e verrà esposto a un
maggiore pericolo qualsiasi esercizio commerciale».
«Sono stupita di una simile dichiarazione», risponde la senatrice Bonfrisco.
«Non so dov’era questo signore quando alla periferia di Roma veniva uccisa la
signora Reggiani. Se lei avesse avuto nella borsetta questo spray, le cose
sarebbero andate diversamente e forse ora sarebbe qui lei a raccontarci una
storia diversa. Mi sembra una polemica speciosa che io non voglio alimentare.
Non sono così sciocca da pensare che ci possa essere un poliziotto a ogni
angolo, ma io apprezzo quelli che stanno per la strada, di poliziotti: forse ce
ne sono troppo pochi e molti si trovano impiegati a timbrare scartoffie. Se il
tema è questo, mi domando: perché non lavoriamo insieme, con l’associazione di
Malizia e tutte le altre che rappresentano le forze dell’ordine, per
appesantire le pene a chi usa lo spray o qualsiasi oggetto per aggredire le
stesse forze di polizia o gli esercizi commerciali?».
Una tesi condivisibile. Anche perché il governo pare voler aiutare sindaci e
proprio le forze dell’ordine, sperimentando tecniche differenti, come il
ricorso alle forze armate “per specifiche ed eccezionali esigenze di
prevenzione della criminalità, ove risulti opportuno un accresciuto controllo
del territorio”. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti e quello di Venezia,
Massimo Cacciari, si sono dichiarati soddisfatti…
«Questo governo vuole difendere cittadini e forze dell’ordine», dichiara ancora
Bonfrisco. «Risponderanno i fatti, che sono gli atti del parlamento e tutto
quello che saremo capaci di fare, superando burocrazie, discrezionalità,
commissioni spesso inutili. È una battaglia alla Brunetta: perché ci sia
rispetto delle leggi, dobbiamo andare verso la semplificazione e la trasparenza
delle leggi.
Anna Cinzia Bonfrisco si occupa in genere di questioni economiche, ma vive in
città e si rende conto di quello che accade. Insomma, non è un politico che
pensa solo all’auto blu… «Vivo anch’io pericolosamente tra le strade italiane
e penso alle donne più giovani e indifese di me. Le aggressioni, soprattutto
verso donne, sono in aumento e questo non deve essere solo motivo di seria
riflessione. Per i fatti concreti da qualche parte bisogna pur partire. Io lo
faccio da qui». In bocca al lupo, senatrice.