Il supervisore alla sceneggiatura del film Rust, il western nel quale l’attore Alec Baldwin ha ucciso accidentalmente la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferito il regista con una pistola che credeva scarica, ha intentato causa per negligenza contro l’attore e la produzione, sostenendo che il copione e la sceneggiatura non contemplassero in alcun modo che Baldwin facesse fuoco nelle inquadrature nelle quali si è verificato l’incidente. Mamie Mitchell (a destra nella foto, con la sua avvocato), questo è il nome della professionista, sostiene che la sceneggiatura richiedesse tre riprese ravvicinate: una sugli occhi di Baldwin, una sulla macchia di sangue sulla sua camicia e una terza sul suo busto, mentre estraeva l’arma dalla fondina. L’avvocato della Mitchell ha definito il comportamento dell’attore e dei produttori del film (tra cui lo stesso Baldwin) “sconsiderato”.
Si tratta della seconda causa per negligenza intentata dal personale tecnico in servizio sul set del film incriminato, la prima risale a pochi giorni fa ed è stata intentata dal capo elettricista, Serge Svetnoy.