] La A-Square si propone di offrire una soluzione a tutti i più esigenti utilizzatori di fucili a canna rigata. Come primo approccio con un fucile A-Square abbiamo scelto il modello Hannibal camerato per uno dei calibri “inossidabili” del XX secolo: il .416 Rigby, che sta vivendo una seconda giovinezza anche nel nostro Paese. La destinazione “safarista” del fucile impone alcune caratteristiche: la rapida imbracciabilità, la grande robustezza e la presenza degli organi di mira meccanici e ottici, a patto che sussista una rapida intercambiabilità tra i due sistemi di puntamento. Considerando il vigore del calibro, non è possibile attendersi che il peso del fucile sia contenuto entro i limiti ai quali ci hanno abituato i produttori di armi a canna rigata destinate alla caccia alpina. In termini pratici, infatti, con l’ottica (per fortuna piuttosto leggera) e le munizioni nel serbatoio, ci si avvicina ai cinque chilogrammi di peso complessivo. La canna è lunga 610 millimetri, per consentire una combustione del propellente sufficiente a garantire quelle prestazioni che sono indispensabili per abbattere capi di grosse dimensioni. La tacca di mira è grande e squadrata e il mirino è dotato, al vertice, di un inserto in fibra ottica. In più, ci sono gli attacchi a sgancio rapido basati sul sistema a pivot del supporto anteriore, per rimuovere con grande facilità il cannocchiale e poi rimontarlo, sempre in tempi brevi, potendo contare sul mantenimento della taratura (a parte correzioni molto limitate). Il calcio in noce, con venature poco appariscenti, è stato realizzato con estrema cura e il livello di finitura è decisamente elevato. La linea molto tradizionale si basa su uno sviluppo perfettamente rettilineo dell’appoggiaguancia, un calcio a pistola dalla curvatura molto pronunciata e un’astina con una rastrematura onesta, ma non eccessiva. Il legno, assolutamente privo di zigrinature, ha uno spessore consistente in ogni sua parte per due motivi: in primo luogo, perché le sollecitazioni che subisce con calibri così poderosi non sono indifferenti; in seconda battuta, perché con una presa salda e sicura si possono controllare meglio le reazioni vigorose allo sparo. Sempre dalla stessa prospettiva, occorre valutare il grosso calciolo ventilato in gomma nera. Non mancano gli attacchi per la cinghia di trasporto, asportabili con un sistema di innesto a baionetta, né due traversini di rinforzo per la calciatura, che sono visibili sui lati dell’astina, ma non così vistosi come i vitoni metallici del Mauser. L’azione, inevitabilmente lunga in conseguenza della lunghezza dei bossoli dei calibri camerati, e che ha generose dimensioni anche come diametro, appare, quindi, equilibrata nelle proporzioni e sufficientemente robusta da non soffrire eccessivamente per le sollecitazioni meccaniche dovute alle grandi energie sviluppate. L’otturatore presenta similitudini con il sistema Mauser: ha due tenoni contrapposti e l’estrattore laterale. Il serbatoio, di tipo fisso, è in grado di contenere 3 cartucce (più una in camera) per la maggior parte dei calibri previsti. La rapidità di percussione è buona, nonostante il peso “sostanzioso” del percussore provochi una discreta inerzia durante la corsa di abbattimento. In definitiva, il congegno è efficace e adeguato all’impiego previsto, al quale è destinato questa carabina. Alimentazione, estrazione ed espulsione hanno funzionato senza alcuna incertezza. Dopo esserci equipaggiati di munizioni commerciali Federal Premium safari, con proiettile Round nose solid di 410 grani e aver caricato una decina di colpi utilizzando bossoli Brass cartridges, 94 grani di polvere Hodgdon H4831, con palle Rn di 400 grani, ci siamo recati al poligono per esaminare sul campo il fucile della A-Square. Effettivamente, un po’ di timore per le reazioni del fucile c’era soprattutto perché, generalmente, l’utilizzo di un fucile in appoggio sul bancone da Bench rest amplifica la reazione alla spalla rispetto al tiro in imbracciata. In particolar modo, avevamo qualche perplessità in più con le munizioni commerciali delle quali non conoscevamo il caricamento. All’atto pratico, però, l’Hannibal con le sue massicce proporzioni, il bilanciamento appropriato e il morbido calciolo in gomma, ha quasi deluso le aspettative: il rinculo, per quanto vigoroso, è risultato gestibile grazie alla progressività della reazione. Il fucile, in effetti, si solleva vistosamente dall’appoggio anteriore e sposta il tiratore all’indietro in modo consistente, ma senza quella secchezza caratteristica di calibri inferiori come diametro e peso del proiettile, caratterizzati, però, da una velocità elevatissima come, per esempio, il .30-378 Weatherby magnum o il .300 Remington Ultra magnum. Lo scatto si è dimostrato, nella pratica come nella teoria, adeguato e ben gestibile e il calcio ha offerto una presa solida e sicura, grazie alla perfetta conformazione. Le doti del fucile ci hanno consentito di verificare che anche il calibro è ben dotato dal punto di vista balistico. Ci hanno favorevolmente colpito i risultati delle prove di rosata che, a 100 metri, ci hanno permesso di raggiungere risultati molto vicini al moa (35 millimetri con tre colpi, tanto con le munizioni Federal Premium safari quanto con quelle ricaricate), nonostante sia una misura già al limite per questo tipo di calibro. Il tutto nonostante l’ottica Leupold 1,5-5x, montata di serie, non sia destinata al tiro di precisione quanto a quello più istintivo. [
] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di febbraio 2002. [
] Costruttore: A-Square Co. Inc., One Industrial Park, Bedford, Ky 40006 (Usa), tel. 00.15.02.25.57.456, fax 00.15.02.25.57.457 Distributore: Armeria Parini, via Enrico Fermi 12, 20019 Settimo Milanese (Mi), tel. 02.33.50.12.65, fax. 02.33.50.04.69 Modello: Hannibal Tipo: carabina a otturatore girevole-scorrevole Calibro: .416 Rigby (disponibile anche nei calibri 8 Rem mag, .338 Win mag, .340 Weat mag, .300 Pegasus, .338 A-Square, .338 Excalibur, 9,3×64 Mauser, .358 Norma mag, .358 Sta, .375 H&H, .375 Weat magnum, .375 Jrs, .375 A-Square, .378 Weat mag, .416 Taylor, .416 Rem, .416 Hoffman, .404 Jeffery, .425 Express, .458 Win, .458 Lott, .450 Ackley, .470 Capstick, .416 Weat mag, .460 Short A-Square, .460 Weat mag, .495 A-Square, .500 A-Square, .577 Tyrannosaur) Funzionamento: a ripetizione manuale con serbatoio di alimentazione fisso Canna: lunghezza 610 mm, rigatura a 4 princìpi con andamento destrorso Percussione: percussore lanciato Capacità serbatoio: 3 colpi (4 per i calibri 8 Rem mag, .338 Win mag, .340 Weat mag, 9,3×64 Mauser, .358 Norma mag, .358 Sta, .375 H&H, .375 Weat mag, .375 Jrs, .416 Taylor, .416 Rem, .416 Hoffman, .404 Jeffery, .425 Express, .458 Win, .458 Lott, .450 Ackley, .470 Capstick) Estrattore: laterale di tipo Mauser Espulsore: portato, fisso Mire: fisse registrabili in derivazione più ottica montata su attacchi flottanti a sgancio rapido Scatto: diretto senza stecher Calciatura: in noce finito a olio e tampone, calciolo ventilato in gomma Peso: 4.550 grammi (con ottica Leupold) Lunghezza: 1.150 mm Materiali: acciaio al carbonio Finitura: meccanica e otturatore bruniti Fattore potenziale: 4,15 (3+1 colpi) Numero del Catalogo nazionale: 12.204 (.416 Rigby) Prezzo al pubblico: 4.648,11 euro (9.000.000 di lire), circa, Iva inclusa [
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