L’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente (Aidaa prosegue la sua guerra a tutto campo contro la caccia e i cacciatori: in un comunicato, ha reso noto di aver presentato 280 esposti nel corso del 2009 (insieme ad altre associazioni ambientaliste) contro cacciatori, accusati di maltrattamenti nei confronti dei loro cani da caccia. Secondo l’associazione, gli esposti sarebbero motivati dal fatto che questi cacciatori terrebbero i cani “in recinti assolutamente inadeguati, angusti e in condizioni igieniche vergognose. Fin qui, non ci sarebbe molto da criticare, a parte il fatto che, magari, il fatto di sapere che il padrone è cacciatore può rendere in alcuni casi “inaccettabile” il luogo di dimora del cane, che andava invece benissimo quando non si sapeva della passione venatoria del padrone. Ma è leggendo il seguito del comunicato che si rimane letteralmente a bocca aperta: secondo l’associazione, infatti, “si calcola che solo nel 2006 siano morti 2.050 cani da caccia, uccisi sia dal fuoco amico dei cacciatori, sia in altri incidenti compresi quelli per ingestione di bocconi avvelenati, tra l’altro vietatissimi in Italia. A questo”, prosegue l’associazione, “occorre aggiungere che le razze dei cani da caccia sono nel mirino dei ladri e che ogni anno migliaia di cani vengono rapiti (specialmente le cucciolate) e destinati al mercato parallelo illegale”. Capito? Insomma, se in Italia c’è qualcuno che ruba i cani e qualcun altro che semina bocconi avvelenati, la colpa è dei cacciatori e della caccia! Qui abbiamo ormai superato la soglia del ridicolo, ma d’altronde occorre ricordare che Aidaa è l’associazione che da tempo cerca di raccogliere firme per un disegno di legge di iniziativa popolare che trasformi l’attività venatoria in un reato penale…
Aidaa, il delirio animalista
L’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente (Aidaa prosegue la sua guerra a tutto campo contro la caccia e i cacciatori: in un comunicato, ha reso noto di aver presentato 280 esposti nel corso del 2009 (insieme ad altre associazioni ambientaliste) contro cacciatori, accusati di maltrattamenti nei confronti dei loro cani da caccia