Arcicaccia su Zsc e Zps
Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arcicaccia, ha pubblicato una nota nella esprime la posizione di Arcicaccia in merito alla situazione delle Zone speciali di conservazione e delle Zone di protezione speciale. “Dialogo con i cacciatori “Alla luce del sole?” No grazie! Wwf, Lipu, Enpa e Animalisti italiani gli accordi con una parte delle associazioni venatorie italiane (quelle di “più tempi, più specie e più spazi” tanto per intenderci) hanno preferito sottos…
Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arcicaccia, ha pubblicato una nota
nella esprime la posizione di Arcicaccia in merito alla situazione delle Zone
speciali di conservazione e delle Zone di protezione speciale. “Dialogo con i
cacciatori “Alla luce del sole?” No grazie! Wwf, Lipu, Enpa e Animalisti
italiani gli accordi con una parte delle associazioni venatorie italiane
(quelle di “più tempi, più specie e più spazi” tanto per intenderci) hanno
preferito sottoscriverli in “esilio” a Bruxelles, e recepirli nelle diverse
proposte del ministro Verde su Zps e Zsc. E così invece di tutelare il
prelievo eco-conservativo che strumentalmente viene sbandierato ogni dove, si
predispongano norme finalizzate a promuovere la caccia consumistica a tutto
vantaggio degli importatori di selvaggina e dei produttori di cartucce con il
piombo, già vietate nelle zone umide di molti altri Paesi.
L’Arcicaccia sostiene le norme di salvaguardia per Sic e Zps che le Regioni
italiane hanno già ben definito, in primis Toscana ed Emilia, e boccia di
contro le regioni con atteggiamenti furbeschi. L’Arcicaccia invita il ministro
dell’Ambiente a recepire fedelmente nel decreto, affinché la gestione del
territorio sia utile e applicabile, le richieste delle Regioni e la volontà del
Parlamento espresse nella risoluzione votata a dicembre.
Auspichiamo che i Verdi ricordino l’impegno preso con gli elettori che non
prevedeva modifiche alla 157/92 e rispettino nel decreto i contenuti approvati
dalla Commissione Agricoltura. La sovranità del Parlamento non può essere
invocata solo demagogicamente e quando fa comodo. All’emergenza incendi noi
rispondiamo non con le chiacchiere ma con i fatti dei tanti volontari che sono
impegnati nell’attività di prevenzione e spegnimento insieme a tanti altri
volontari ambientalisti che di fronte alla tragedia dei boschi che bruciano
hanno tutti “preventivamente” spento faziosità e fondamentalismi estremisti
che, invece caratterizzano ancora talune “vestali” di una verginità animalista
inesistente ma che è necessario mostrare dai palazzi romani”.