Entra in vigore oggi, 1° febbraio 2022, la legge n. 238 del 23 dicembre 2021, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 12 del 17 gennaio scorso, che tra le altre cose contiene la liberalizzazione delle armi corte in calibro 9×19 mm, che potranno da oggi essere vendute legalmente sul mercato italiano. Molti lettori ci hanno chiesto, a questo punto, quando effettivamente potranno essere ammirate sui banconi delle armerie i primi esemplari nel “nuovo” calibro, che non è “nuovo” per tutto il resto d’Europa ma lo è per gli appassionati nostrani, sostituito negli ultimi 35 anni circa dal suo succedaneo 9×21.
I più “smaniosi” hanno cominciato anche ad avanzare le teorie più ardite, relative al fatto che già da oggi sia possibile acquistare le prime armi corte in 9×19, naturalmente per chi lo desideri. In realtà le cose non stanno proprio così, perché occorrono ben precisi passaggi amministrativi e commerciali.
Il lato amministrativo
Il primo e più importante passaggio è relativo al fatto che non è possibile importare e commercializzare un’arma corta in 9×19 mm che non abbia ricevuto prima il numero di classificazione da parte del Banco nazionale di prova. Va tuttavia sottolineato che, in effetti, il Banco di prova si è fatto trovare pronto per l’appuntamento e già oggi sul sito del Bnp sono presenti le prime classificazioni (come arma comune) delle prime pistole in 9×19 mm: in particolare la prima è stata la Beretta (22_00004), ma sono già state classificate le versioni in 9×19 mm delle semiautomatiche Taurus, Cz, Ruger, Colt, Sig Sauer, Walther, Nuova jager e così via. Come è noto, il codice di classificazione “base” è unico per tutti i modelli di uno stesso produttore, calibro e sistema di funzionamento. Tempo qualche giorno, saranno anche classificate le prime versioni sportive (che hanno, invece, codice di classificazione specifico).
Il lato commerciale
A questo punto il problema diventa squisitamente di tipo commerciale: in altre parole bisogna vedere con quanta prontezza i produttori e i distributori potranno effettivamente consegnare le prime armi in 9×19 alle armerie. In linea di principio potrebbero avere un leggero vantaggio le aziende produttrici italiane, che potrebbero avere già a magazzino scorte di pistole 9×19 destinate al mercato estero; per i produttori stranieri, i principali distributori ipotizzano tempi che possono variare tra i 2-3 mesi e, per determinati brand, anche un anno.
Nel frattempo?
Occorre ribadire e sottolineare che non è “indispensabile” acquistare immediatamente armi o canne di ricambio in 9×19, in quanto la reperibilità delle munizioni in 9×21 è già stata ribadita e assicurata da tutti i principali produttori italiani e internazionali, con la medesima politica dei prezzi finora praticata.