Associazioni venatorie: no alle prevaricazioni sui siti Natura 2000
Le associazioni venatorie Italcaccia, Libera caccia, Anuu migratoristi, Arcicaccia, Fidc, Enalcaccia hanno espresso una protesta per la “mancata concertazione sulla proposta di decreto ministeriale in merito all’introduzione di misure di protezione dei siti di Natura 2000, dopo la forzatura della legge finanziaria 2007 che ha delegato impropriamente il ministero per l’ambiente a disciplinare la materia con decreto ministeriale, marginalizzando il ministero dell’ag…
Le associazioni venatorie Italcaccia, Libera caccia, Anuu migratoristi,
Arcicaccia, Fidc, Enalcaccia hanno espresso una protesta per la “mancata
concertazione sulla proposta di decreto ministeriale in merito all’introduzione
di misure di protezione dei siti di Natura 2000, dopo la forzatura della legge
finanziaria 2007 che ha delegato impropriamente il ministero per l’ambiente a
disciplinare la materia con decreto ministeriale, marginalizzando il ministero
dell’agricoltura e le regioni che hanno, di contro, compentenze
costituzionamente riconosciute in agricoltura, gestione della fauna selvatica e
prelievo venatorio. I contenuti della proposta di decreto ministeriale
predisposta dal ministero dell’ambiente il 7 giugno sono stati una provocazione
che ha fatto traboccare il vaso della pazienza del mondo venatorio nazionale,
anche perché in contrasto con i contenuti della legge 157/92 che il
centrosinistra, nel suo programma elettorale, si era impegnato ad applicare e
non a modificare. Le associazioni venatorie nazionali hanno richiesto al
professor Claudio Chiola e all’avvocato Innocenzo Gorlani un parere pro
veritate sulle zone di protezione speciale e le zone speciali di conservazione
e l’abolizione di una ordinanza del 1996 emessa dal defunto comitato per le
aree protette, che impropriamente e illegittimamente equipara i siti di Natura
2000 alle aree protette. Il parere è stato inviato ai ministeri, parlamentari e
agli assessori regionali competenti con l’auspicio che possa essere recepito.
Le associazioni venatorie hanno contemporaneamente formalizzato una richiesta
di incontro al presidente della conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani”.