Le Associazioni facenti parte della Cabina di regia unitaria del mondo venatorio (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Associazione Nazionale Libera Caccia, Arcicaccia, Italcaccia e il Comitato Nazionale Caccia e Natura) hanno diffuso un comunicato con importanti aggiornamenti in relazione ai necessari interventi legislativi di chiarificazione del regolamento europeo sul bando del piombo nelle zone umide.
“La Cabina di Regia”, si legge nel comunicato, “aveva chiesto più volte al Governo di intervenire con un efficace provvedimento legislativo per evitare la situazione di incertezza e di allarmismo che purtroppo si è venuta a creare specie nelle ultime settimane. Apprendiamo che nella giornata di ieri sono stati finalmente presentati in Parlamento emendamenti a testi legislativi in fase di esame in grado di fornire chiarimenti esplicativi e attuativi in merito alla normativa regolamentare comunitaria che prevede il divieto dell’uso e del trasporto di cartucce contenenti piombo nelle zone umide. Tali emendamenti, secondo quanto si è appreso, prevedono da un lato solo l’applicazione di una sanzione amministrativa per chi porta con sé munizioni contenenti piombo all’interno o a meno di cento metri da un’area umida, dall’altro definiscono che sono da considerare aree umide quelle di cui alla convenzione di Ramsar (ed inserite nell’apposito elenco), quelle ricadenti all’interno di Siti di Importanza Comunitaria (Sic) e Zone di Protezione Speciale (Zps), nonché quelle all’interno di riserve naturali o in ambiti protetti. Dalle modifiche proposte, una volta approvate è dato dedurre anche il superamento di eventuali problematiche di natura penale, in particolare per quanto riguarda il semplice possesso e/o il mero trasporto di munizioni in piombo in prossimità di zone umide. È anche da prevedere che non siano applicate sanzioni a chi dimostra di non voler utilizzare le munizioni in piombo nell’area sottoposta a divieto, trovandosi solo in fase di transito. Gli emendamenti proposti dovranno essere esaminati ed approvati dal Parlamento nelle prossime settimane e, pur tenendo conto dei tempi delle procedure previste nel nostro Ordinamento, effetti positivi potranno verificarsi sin dalla prossima apertura della stagione venatoria.
Siamo stati informati che di questa attività legislativa in corso e della connessa valenza chiarificatrice verrà data diffusa notizia agli organi di vigilanza e di controllo.
Pur ritenendo che, come da noi più volte richiesto, la vicenda si sarebbe dovuta gestire in tempi più brevi e con modalità più efficaci, come l’emanazione di uno specifico decreto-legge, si ritiene, comunque, che gli emendamenti presentati in parlamento possano essere utili a rasserenare l’avvio della stagione venatoria, fiduciosi che possano evitare eventuali inutili contenziosi e dare più chiarezza ai cacciatori italiani, che hanno il diritto di esercitare la propria attività in un quadro di certezza delle regole esistenti e dei contenuti e dei limiti della loro applicabilità.
A caccia si deve andare con animo sereno e senza paventare interventi sanzionatori anche di natura penale, pur essendo i cacciatori consapevoli e corretti nei comportamenti e nelle intenzioni”.