L’eurodeputato di Fdi in difesa delle cacciatrici vittime della furia animalista sui social. Acv, Confavi e Acr offrono assistenza legale gratuita alle giovani offese, insultate e minacciate
Pochi giorni fa sui social network si è consumato l’ennesimo caso di violenza animalista nei confronti del mondo venatorio, che, in questo caso, ha riguardato in particolar modo un gruppo di giovani cacciatrici, le cui fotografie erano state condivise dall’euro parlamentare Sergio Berlato sulle proprie pagine social. La pioggia di insulti, minacce e ingiurie irripetibili è piovuta sulle cacciatrici da parte della ormai ben nota schiera di fanatici animalisti e ambientalisti, accecati dall’odio e pronti a tutto pur di creare danno alla categoria dei cacciatori. La violenza verbale degli animalisti nei confronti delle cacciatrici non si è placata nemmeno in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, passando anzi quasi inosservata, nel silenzio delle istituzioni e delle autorità.
A seguito dell’episodio, l’Associazione dei cacciatori veneti (Acv), la Confederazione delle associazioni venatorie italiane (Confavi) e l’Associazione per la difesa e la promozione della cultura rurale (Acr) hanno annunciato che metteranno a disposizione gratuitamente i propri legali per fornire assistenza gratuita alle cacciatrici vittime dell’attacco mediatico. «Constatare che nessuno si sia mosso in difesa di queste ragazze lascia attoniti», ha dichiarato in una nota Berlato, «ma nello stesso tempo desiderosi di chiedere alle autorità competenti di mettere i criminali autori di questi reati nelle condizioni di assumersi le proprie pesanti responsabilità. Nessuna delle presunte paladine della difesa delle donne contro qualsiasi tipo di violenza subita ha speso mezza parola per portare solidarietà alle giovani cacciatrici oppure per condannare l’odio che si è scatenato gratuitamente contro di loro. Abbiamo il dovere morale di difendere e di difenderci contro questi animal-ambientalisti che nascondono una violenza e un odio inauditi dietro una facciata di finto buonismo che nasconde un animo intriso di odio e di violenza».