Ennesimo problema di sovrappopolazione di animali, stavolta in Sardegna. Accade nel paese di Laconi, in provincia di Oristano, dove il sindaco, Salvatore Argiolas, ha segnalato il problema della presenza di esemplari di cervo sardo in sovrannumero. Tutto ha avuto inizio con la reintroduzione in un’area recintata nella foresta demaniale di Funtanamela, che si estende per circa 500 ettari nel territorio di Arbus. Il progetto era stato attuato con finalità turistiche, ma, si sa, i cervi hanno il “vizio” di riprodursi e oggi sono diventati oltre un migliaio, cui si aggiunge il problema della fuga di alcuni esemplari a causa di una abbondante nevicata che li ha favoriti nel superare le recinzioni.
La situazione, come in altri luoghi, è diventata insostenibile sia per i danni che gli animali provocano all’ambiente, sia per gli incidenti stradali causati dagli ungulati.
Il sindaco, quindi, ha proposto di dare il via agli abbattimenti selettivi, con consumo della carne in ristoranti e alberghi locali. Neanche a dirlo, gli animalisti dal cuore tenero, incapaci di trovare una soluzione pratica ed equilibrata, sono subito insorti, dichiarando che il cervo sardo sarebbe una specie protetta e che il sindaco non avrebbe l’autorità per autorizzare gli abbattimenti. «Servirebbe un censimento che ormai, causa il Covid, è stato interrotto ma di sicuro ce ne saranno più di mille in giro», ha dichiarato il sindaco Argiolas, «tant’è vero che spesso li ritroviamo in paese». In più, aggiunge il sindaco «c’è anche un altro problema. Prima c’erano molti cacciatori che battevano i monti intorno a noi, ma per la grande presenza dei cervi non possono più frequentare i boschi, per cui anche il numero dei cinghiali è molto aumentato».
Naturalmente l’animalismo pietoso, ma principalmente incompetente e disinformato, pretende che la cosa venga gestita come attrazione per i turisti. In più propongono, dopo un parere dell’Ispra, che i cervi in eccesso vengano catturati e spostati in altre zone, ma chi pagherebbe tutte le spese per le operazioni necessarie? Il sindaco, comunque, ha dichiarato di aver «fatto solo una proposta. Ma vorrei che fosse possibile riunirsi intorno a un tavolo per analizzare il problema e le eventuali soluzioni».