“La Conferenza nazionale per la biodiversità di Roma è l’occasione mancata di un governo inadeguato a raccogliere l’obiettivo di arresto, entro il 2020, della perdita di biodiversità del nostro pianeta”. Lo afferma Marco Ciarafoni, responsabile nazionale Politiche faunistiche e Biodiversità del Pd. “Le decisioni finora prese dal governo e dal centrodestra sui temi ambientali e la preparazione burocratica e centralistica della Conferenza, avvenuta senza alcuna interlocuzione seria con le regioni, gli enti locali, le forze sociali e produttive”, sottolinea l’esponente del Pd, “sono una pessima premessa per definire una convincente Strategia nazionale sulla Biodiversità, tanto importante quanto necessaria per dare concretezza a generici auspici di intervento. Pesano sul nostro Paese le scelte sbagliate sui condoni edilizi, sul taglio delle risorse per la difesa del suolo, sulla riduzione di occupazione di territorio naturale, sulla riapertura del conflitto sull’attività venatoria, sulla marginalizzazione dell’attività dei Parchi, su misure in grado di valorizzare la biodiversità agraria e alimentare, sul mancato sostegno alla ricerca pubblica. Serve dunque un cambio di passo e impegni che vadano in tutt’altra direzione. È un pacchetto di dieci proposte (“più biodiversità, più qualità della vita”) che il Pd mette in campo e sul quale avvierà il lavoro parlamentare e territoriale”.
Ciarafoni: “Il governo non ha carte in regola su biodiversità”
“La Conferenza nazionale per la biodiversità di Roma è l’occasione mancata di un governo inadeguato a raccogliere l’obiettivo di arresto, entro il 2020, della perdita di biodiversità del nostro pianeta”. Lo afferma Marco Ciarafoni, responsabile nazionale Politiche faunistiche e Biodiversità del Pd. “Le decisioni finora prese dal governo e dal centrodestra sui temi ambientali e la preparazione burocratica e centralistica della Conferenza, avvenuta senza alcuna interlocuzione seria con le regioni,