Sette feriti vicino a Portogruaro, grave una donna. In Italia 10 mila incidenti all’anno causati da ungulati. Caretta: “Si vada avanti sulla mia legge per gestire i nocivi”
Un cinghiale in A4, la notte del 6 settembre, ha causato un maxi-incidente. Cinque le vetture coinvolte, tra le uscite di San Stino di Livenza e Portogruaro (Ve), in direzione Trieste. Il grosso ungulato è entrato in autostrada probabilmente da un buco nella recinzione di sicurezza. Sette le persone ferite, tra le quali anche una 50enne friulana, ricoverata all’ospedale di Portogruaro in condizioni serie.
“La notizia dell’incidente provocato da un cinghiale in A4 non fa altre che confermare, purtroppo, i nostri allarmi di lunga data”, ha dichiara Michele Pavan, presidente della Coldiretti Friuli-Venezia Giulia. “Siamo al confine con la nostra regione, ma la situazione è evidentemente la stessa. Questi animali, stimati in 20mila unità in regione, sono liberi di circolare nelle campagne e nelle aree urbane e provocano danni pesantissimi alle culture, mettendo pure a rischio la sicurezza dei cittadini”.
Quella degli incidenti stradali è una delle tante, gravi conseguenze del proliferare dei cinghiali e degli altri ungulati. “Stando a un’indagine della Coldiretti nazionale” prosegue il presidente della Coldiretti Fvg, “in Italia ci sono 10mila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici, con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 contro gli 11 registrati in tutto l’anno precedente. Questo ennesimo episodio deve necessariamente portare anche la nostra Regione a prendere in mano la situazione e a non limitarsi alle solite affermazioni di rito“.
“Il ministro dell’Ambiente Costa non osi parlare di casualità perché questo incidente è una precisa responsabilità di chi ha scelto di non decidere, pur sapendo che presto o tardi la situazione sarebbe sfuggita di mano”, ha rincarato la dose Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia. “Nonostante le posizioni ideologiche e i pregiudizi, finalmente stiamo discutendo la mia proposta di legge per la gestione della fauna selvatica nociva, che oltre a creare danni alle nostre colture agricole, mette a rischio la collettività. Ora mi auguro che si acceleri nell’iter di approvazione di una norma che si prefigge proprio di evitare che episodi come quello accaduto sull’A4 diventino la pericolosa normalità. Il ministro Costa, visto il ruolo che ricopre, dovrebbe sapere che decidere di non decidere determina comunque delle conseguenze e l’incidente odierno ne è semplicemente la dimostrazione”.