Cncn: prudenza e buon senso a caccia
Alla immediata vigilia di una nuova apertura di caccia, dopo le brevi giornate di preapertura disposte da alcune Regioni, il Cncn e le Aziende associate desiderano inviare, attraverso il presidente Alessandro Tamburini, gli auguri più sinceri a tutti i cacciatori italiani perché trascorrano una stagione che sia ricca di soddisfazioni venatorie e cinegetiche, ma che, soprattutto, non faccia registrare incidenti che siano in qualche modo riconducibili a un uso imprudent…
Alla immediata vigilia di una nuova apertura di caccia, dopo le brevi giornate
di preapertura disposte da alcune Regioni, il Cncn e le Aziende associate
desiderano inviare, attraverso il presidente Alessandro Tamburini, gli auguri
più sinceri a tutti i cacciatori italiani perché trascorrano una stagione che
sia ricca di soddisfazioni venatorie e cinegetiche, ma che, soprattutto, non
faccia registrare incidenti che siano in qualche modo riconducibili a un uso
imprudente delle armi. «Sappiamo bene», ha precisato il Presidente Tamburini,
«quanto sia importante la massima cautela per garantire la sicurezza per se
stessi e per gli altri, e non ci stancheremo mai di sollecitare la maggiore
attenzione possibile nella custodia, nel trasporto e nell’uso delle armi. I
cacciatori italiani meritano di trascorre serenamente le giornate di caccia
previste dalla normativa nazionale e dalle convenzioni internazionali; non solo
per il quotidiano lavoro di monitoraggio e bonifica ambientale compiuto nel
corso dell’intero anno, ma anche perché la loro attività di prelievo, peraltro
rigidamente regolata e controllata, rappresenta il modo più corretto ed
efficace per mantenere un equilibrio sostenibile della fauna selvatica che, per
alcune specie, ha subito uno smisurato incremento creando danni alle produzioni
agricole. Tutti noi del Cncn auspichiamo vivamente che le motivazioni
scientifiche e tecniche della comunità internazionale prevalgano sugli
atteggiamenti di intolleranza ideologica che, mentre criminalizzano
immotivatamente una categoria di onesti cittadini, mettono a repentaglio un
settore trainante della produzione industriale e artigianale, e le migliaia di
operatori che, con grande abnegazione ma anche con una indiscussa creatività,
rappresentano una delle poche e vere eccellenze del nostro Paese».