Dopo le dimissioni di Oscar Giannino dalla leadership del partito da lui creato, Fare per fermare il declino, il candidato Giovanni Ghini (presidente del Cncn), che si presenta alle elezioni nelle liste di quel partito, ha emanato un comunicato nel quale fornisce alcune precisazioni: “dopo i tumultuosi avvenimenti degli ultimi giorni, mi sento di condividere con voi alcune considerazioni.
1. Oscar Giannino si è dimesso, ma le sue idee ed il programma di FARE per fermare il declino rimangono le uniche in grado di dare un futuro a questo Paese. Può venire a mancare il carisma del Leader ma io mi sono candidato perché deluso e nauseato dallo scenario politico attuale. La mia convinzione non cambia: FARE per fermare il declino è l’unico partito “potabile” e soprattutto votabile a queste elezioni.
2. Il Settore Venatorio deve trovare una sua rappresentatività. Il Settore vale oltre mezzo punto percentuale di Pil e 100.000 posti di lavoro: non può più consegnarsi a politici opportunisti e incapaci di arginare l’estremismo animalista. Molti di noi non votano più perché sono delusi da questa politica. La mia candidatura è intesa a dare al Settore questa rappresentatività e sicurezza sulla coerenza di comportamenti che ad oggi manca.
3. La speculazione anticaccia dei politici animalisti stile Brambilla non deve più pagare in termini elettorali. I partiti e i politici devono comprendere che attaccare la caccia fa perdere consensi perché siamo in grado di esprimere persone che catalizzano voti.
Queste considerazioni mi portano ad un unico risultato: il 24 ed il 25 febbraio occorre votare e far votare, con ancora maggiore convinzione, FARE per fermare il declino!”.