La Heckler & Koch non si fa trovare impreparata: in previsione del concorso della Bundeswehr (ma non solo…) per sostituire gli Hk G36, mostra a sorpresa il nuovo fucile d’assalto Hk 433 in 5,56×45. È, però, multicalibro, per cui saranno in seguito disponibili calibri alternativi come il .300 Aac/Blackout e il 7,62×39, si parla anche di una versione Hk 231 in 7,62×51.
Costruzione in lega di alluminio con upper monolitico e calciatura ribaltabile-regolabile in polimero dotata di poggiaguancia, lower receiver con comandi completamente ambidestri (compreso arresto-sgancio otturatore), manettina di armamento reciprocante ma con funzione selettiva di forward assist, levetta della manettina reversibile e ripiegabile stile G36, sgancio della canna rapido e attuabile dall’operatore sul campo, regolazione dei gas. Funzionamento con pistone a corsa corta e probabilmente per economia di scala (ma da verificare…) o identico o perlomeno ispirato a quello del G36. Il bocchettone di alimentazione è compatibile sia con i caricatori Usgi sia Hk416, esiste però una alternativa in grado di impiegare anche i caricatori del G36. Le configurazioni di canna prevedono le seguenti lunghezze: 11 (Sbr), 12.5, 14.5, 16.5 (Carbine), 18.9 e 20 pollici come Rifle/Dmr, canne naturalmente sempre rotomartellate a freddo e con cromatura spessa interna.
L’astina anteriore è dotata ad ore 12 e 6 di rails MilStd 1913 e sui fianchi di slot definiti “Hkey”per l’aggancio di accessori tattici. È anche disponibile opzionalmente, un sistema shot counter (conta colpi) integrabile all’interno della struttura del fucile probabilmente, di tipo auto-alimentante senza batteria. Ulteriori dati non sono disponibili al momento.
Prima analisi: visto il successo dell’Hk 416 in Francia e la certezza quasi matematica che la Bundeswehr non voglia più ricorrere a piattaforme interamente polimeriche, la Heckler & Koch ha pensato bene di creare una piattaforma “metallica” ma nel contempo, fornita di un sistema di funzionamento più che collaudato e mai messo in discussione: in grado oltretutto di fornire una calciatura di tipo ribaltabile. Se vogliamo e con grande semplificazione, l’Hk 433 si può grossolanamente definire più un G36 aggiornato e con struttura metallica che un Hk 416 modificato. L’Hk 433 è comunque ed in effetti una nuova arma, che tiene in considerazione tutte le richieste degli operatori ed anche, le esigenze di mercato: posto che l’Hk 416 sia un grande passo avanti rispetto il classico schema Ar 15, vi è pur sempre una parte degli eserciti o meglio, di utilizzatori, che valuta in modo differente l’ergonomia offerta dagli Hk 416 e l’Hk 433 dovrebbe mettere d’accordo tutti o quasi. Si parla anche, di un prezzo di “attacco” interessante o perlomeno, inferiore a quello dell’Hk 416 ma, siamo ancora nel campo delle indiscrezioni non confermate. Con il debutto della nuova serie, la gamma di assault rifle della Heckler & Koch è oggi davvero completa e conta ben 4 modelli: Hk G36, Hk 416, Hk417 e adesso anche l’Hk 433. La Heckler & Koch ha finalmente “calato” il Poker? (Claudio Bigatti)