I delegati di Italia, Malta, Grecia, Spagna e Portogallo si ritroveranno a Hit show per l'atteso meeting di Face Med
Si svolgerà sabato 10 febbraio alle 14,30 nella sala Tiziano B (Hall 7.1) del salone Hit show di Vicenza l’atteso meeting di Face Med, l’unione delle associazioni venatorie appartenenti a Face (Federation of Associations for Hunting and Conservation of the European Union) che rappresentano i diversi Paesi uniti da caratteristiche climatiche e geografiche simili e da comuni campi di interesse. Saranno presenti delegazioni italiane, maltesi, greche, spagnole e portoghesi per imprimere un decisivo impulso cooperativistico a livello internazionale e offrire un’analisi dell’attualità della caccia, fauna e habitat dei lavori delle Commissioni europee. Le delegazioni affronteranno tematiche legate al recupero di habitat adatti alla piccola selvaggina stanziale, alla gestione della migratoria e al mantenimento di forme di caccia tradizionali, tipiche dell’area del bacino del Mediterraneo.
Dopo i saluti iniziali affidati a Gianluca Dall’Olio (a sinistra nella foto), vicepresidente Face Italy e l’introduzione del segretario generale Ludwig Willnegger, focus sul piano d'azione della Commissione europea: problemi, specificità e priorità dei paesi mediterranei con la relazione di Michele Sorrenti, presidente del gruppo di lavoro Uccelli e habitat di Face. A seguire, si affronterà il tema della collaborazione tra le associazioni di caccia dei Paesi mediterranei, con una discussione sul documento di lavoro relativo alla piattaforma per una cooperazione rafforzata. La politica agricola comune e fauna selvatica, con indagine sulle opportunità per i paesi del Mediterraneo, sarà il fulcro dell’intervento di Michele Bottazzo (Centro studi Federcaccia).
“L’incontro di Face Med a Hit show rappresenta un importante momento internazionale – osserva Gianluca Dall’Olio, vice Presidente Face Italy e presidente Fidc – perché entrerà nello specifico di tematiche attuali del settore venatorio. Il Salone vicentino sarà l’occasione per fare il punto della situazione, instaurando sinergie e collaborazioni che possano determinare una diversa qualità dell’azione comune”.