Le associazioni venatorie riconosciute (Federcaccia, Libera caccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia) e il Cncn (Comitato nazionale caccia e natura), riuniti nella Cabina di regia unitaria del mondo venatorio, hanno sottoposto all’attenzione delle forze politiche in corsa per le prossime elezioni un manifesto e una lettera di intenti, per il riconoscimento del ruolo dell’attività venatoria come protagonista della preservazione e della conservazione della biodiversità.
«L’attività venatoria», si legge nel manifesto, «è basata sull’utilizzo di risorse naturali rinnovabili, scientificamente orientato, regolato da norme nazionali e internazionali che garantiscono la sostenibilità del prelievo e la conservazione delle specie nel loro complesso, non solo quelle oggetto di caccia». I cacciatori, inoltre, giocano un ruolo fondamentale nel contrasto al bracconaggio, nel monitoraggio delle specie selvatiche, nella gestione del territorio e nel contenimento delle specie alloctono e di quelle opportuniste, il tutto «senza alcuna spesa per la collettività, lavorando al mantenimento e al miglioramento dell’ambiente e della biodiversità».
La caccia, spiega il manifesto, è «Una pratica millenaria che non è una attività ludico ricreativa finalizzata al solo impiego del fucile, ma persegue il soddisfacimento dell’interesse pubblico alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e quindi risulta conforme ai principi dell’art. 9 della Costituzione così come rinnovato». Le associazioni venatorie e Cncn, in più, hanno tenuto a ricordare il valore economico del settore, non secondario, che «con i suoi quasi 100.000 addetti, rappresenta lo 0,51 del PIL nazionale e le sue eccellenze artigianali, industriali e zootecniche che fanno del Made in Italy un riferimento mondiale, è un fattore di primaria importanza da tutelare e di cui tenere massimo conto nelle politiche di sviluppo del Paese».
Con la lettera di adesione, allegata al manifesto, le associazioni e il Cncn chiedono a tutti i candidati di «riconoscere la fondatezza e la legittimità dei principi contenuti nel documento e la disponibilità ad un confronto serio e costruttivo sui temi della conservazione e valorizzazione della biodiversità basato su un uso consapevole e sostenibile delle risorse naturali», oltre alla disponibilità «a intraprendere un percorso che consenta una efficace revisione normativa e regolamentare secondo i principi ed i valori espressi nell’accluso manifesto».
138 – lettera adesione manifesto cabina di regia politiche 2022 (1)