I cacciatori italiani possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo che la conferenza Stato regioni ha votato e approvato all’unanimità un Piano nazionale di gestione della tortora selvatica, requisito fondamentale voluto dalla Comunità europea per poter consentire il prelievo della specie alla luce di un progetto condiviso da tutte le regioni. Anche i rappresentanti della regione Calabria, inizialmente contrari all’approvazione del piano, si sono poi conformati al parere generale, dimostrando attenzione per il tema e pragmatismo. Con l’approvazione del Piano di gestione nazionale sarà possibile per le regioni autorizzare il prelievo venatorio della tortora anche in pre-apertura, a seconda di quanto previsto dai singoli calendari venatori.
Federcaccia ha espresso con un comunicato soddisfazione per il risultato raggiunto grazie al quale “si è potuta scongiurare la richiesta da parte del Ministero di “non cacciabilità” della specie”, ricordando anche che “l’Europa non ha chiesto di non cacciare la tortora selvatica, ma di farlo alla luce di un piano di gestione che tenga conto delle difficoltà della specie, applicando un prelievo sostenibile”. Soddisfatta dell’intesa anche la Confederazione cacciatori toscani, che ha tenuto a ringraziare nel proprio comunicato “la regione Toscana e l’assessore Stefania Saccardi per l’impegno e per il lavoro sviluppato in questa fase complicata nei rapporti tra le regioni e per l’attenzione che ha posto al problema e alle nostre argomentate sollecitazioni”.