Orgoglio nazionale e politica a parte (a poche settimane dal voto) a supporto del suo discorso, Putin ha mostrato una impressionante panoplia di nuove armi iper-tecnologiche definite “invulnerabili”: alcune note, altre molto meno. Vediamole:
- il missile balistico intercontinentale a propellente liquido Icbm Rs-28 Sarmat (codice Nato: Satan II) del peso di 100 tonnellate, avrebbe una capacità di trasporto di 10 tonnellate ed una gittata di 11.000 chilometri; diverse le possibili combinazioni di armamento come 10 testate nucleari pesanti (o 15 più leggere) Mrv, fino a 3 veicoli ipersonici plananti Yu-71 oppure, una combinazione di testate e di contromisure appositamente progettate per eludere i sistemi anti-missile. Il missile ha effettuato con successo il suo primo lancio sperimentale nel dicembre del 2017 alla presenza di Putin (foto 1 sotto).
- nuovo missile ipersonico nucleare Kinzhal (pugnale) che volerebbe a dieci volte la velocità del suono e quindi, in grado di superare qualsiasi sistema di difesa anti-missile esistente, con gittata massima di 2.000 chilometri. Secondo quanto dichiarato, il Kinzhal avrebbe superato tutti i test sperimentali e sarebbe già operativo nel Distretto militare meridionale della Russia (non a caso … vicino ad Ucraina e Mar Nero). Nel video mostrato, il missile appare agganciato e lanciato da un MiG-31 Foxhound. Tale sistema, prima del discorso del presidente Putin era completamente sconosciuto (foto 2 sotto).
- nuovo "drone sottomarino” ad alta velocità con propulsione atomica e testata nucleare da 100 Megatoni al Cobalto-59 Status-6 (codice Nato: Kanyon), in grado di colpire sia portaerei (compito secondario) ma concepito per colpire strutture costiere, oltretutto, con una gigantesca contaminazione radioattiva residua (Cobalto-59 che a seguito dell’esplosione si trasforma in Cobalto-60) al fine di distruggere industrie costiere e risorse marine in un vastissimo raggio. Lo Status-6 secondo quanto dichiarato, opererebbe ad una profondità di 1.000 metri e con una velocità massima di 185 chilometri/ora, cosa che lo metterebbe al sicuro dai siluri anti sottomarino americani Mark-48 che arrivano ad una profondità massima di 800 metri. Le prove in merito al propulsore nucleare dello Status-6, secondo quanto riportato, sarebbero state completate lo scorso autunno (foto 3 sotto)
- missile balistico Rs-26 Avangard a propellente solido con gittata di 5.800 chilometri (precedentemente noto come Rubezh) e Programma 4202 che secondo Putin “punta al bersaglio come un meteorite": in questo caso, si riferirebbe ai sistemi Hgv- Hypersonic glider vehicle tipo Yu-74 (precedentemente testati, capaci di velocità + Mach 5) trasportati dal missile. Nel discorso inoltre, si accenna a “brusche manovre in grado di cambiare ripetutamente direzione e altitudine" caratteristiche attribuite ai Marv – Maneuverable reentry vehicle capaci di modificare repentinamente traiettoria in modo da ingannare i sistemi anti-balistici (foto 4 sotto).
- un nuovo missile cruise a propulsione nucleare: si, a propulsione nucleare. Nel filmato, la geometria esterna ricalca in linea di massima quella del cruise russo Kh-101 ma la nuova propulsione atomica (studiata anche dagli americani a partire dagli anni ‘60 ma poi abbandonata … ), conferirebbe al missile dotato comunque di una testata nucleare, una gittata praticamente illimitata. Non avendo più problemi di autonomia, l’ordigno potrebbe così volare a quote molto basse per evitare il rilevamento radar, seguire rotte di avvicinamento tortuose atte ad evitare centri di rilevamento o anti-missile, insinuarsi in territori adiacenti o alleati e sorprendere le difese. Questo sistema, più di tutti gli altri, ha veramente colto di sorpresa gli osservatori e molti adesso, si interrogano non se sia possibile (dato che è possibile … ) ma quali contromisure adottare (foto 5 sotto).
- infine, nuove armi laser montate su veicoli e che sarebbero da qualche tempo in servizio: niente di molto diverso però, da quanto già disponibile in occidente.
Abbastanza chiaro l’inciso: "Abbiamo detto diverse volte ai nostri partner che avremmo preso delle misure in risposta al piazzamento dei sistemi antimissili americani. Nonostante tutti i problemi che abbiamo affrontato, la Russia era e rimane una potenza nucleare ma nessuno ci ha ascoltato. Allora ascoltateci adesso". Preciso riferimento ai sistemi di difesa anti missile della Nato e, in merito alle nuove politiche nucleari di Trump (Npr – Nuclear posture review) aggiunge: “La nuova postura nucleare degli Stati Uniti consente l’impiego di asset strategici in risposta ad un attacco convenzionale. La Russia, in base alla nostra dottrina, si riserva il diritto di utilizzare le armi strategiche solo se attaccata (un “distinguo” rispetto la nuova dottrina americana …) . È mio dovere chiarirlo: qualsiasi utilizzo di armi nucleari contro la Russia o i suoi alleati su piccola, media o larga scala, sarà trattato come attacco preventivo".
Orgoglio nazionale e politica a parte (a poche settimane dal voto) a supporto del suo discorso, Putin ha mostrato una impressionante panoplia di nuove armi iper-tecnologiche definite “invulnerabili”: alcune note, altre molto meno. Vediamole:
- il missile balistico intercontinentale a propellente liquido Icbm Rs-28 Sarmat (codice Nato: Satan II) del peso di 100 tonnellate, avrebbe una capacità di trasporto di 10 tonnellate ed una gittata di 11.000 chilometri; diverse le possibili combinazioni di armamento come 10 testate nucleari pesanti (o 15 più leggere) Mrv, fino a 3 veicoli ipersonici plananti Yu-71 oppure, una combinazione di testate e di contromisure appositamente progettate per eludere i sistemi anti-missile. Il missile ha effettuato con successo il suo primo lancio sperimentale nel dicembre del 2017 alla presenza di Putin (foto 1 sotto).
- nuovo missile ipersonico nucleare Kinzhal (pugnale) che volerebbe a dieci volte la velocità del suono e quindi, in grado di superare qualsiasi sistema di difesa anti-missile esistente, con gittata massima di 2.000 chilometri. Secondo quanto dichiarato, il Kinzhal avrebbe superato tutti i test sperimentali e sarebbe già operativo nel Distretto militare meridionale della Russia (non a caso … vicino ad Ucraina e Mar Nero). Nel video mostrato, il missile appare agganciato e lanciato da un MiG-31 Foxhound. Tale sistema, prima del discorso del presidente Putin era completamente sconosciuto (foto 2 sotto).
- nuovo "drone sottomarino” ad alta velocità con propulsione atomica e testata nucleare da 100 Megatoni al Cobalto-59 Status-6 (codice Nato: Kanyon), in grado di colpire sia portaerei (compito secondario) ma concepito per colpire strutture costiere, oltretutto, con una gigantesca contaminazione radioattiva residua (Cobalto-59 che a seguito dell’esplosione si trasforma in Cobalto-60) al fine di distruggere industrie costiere e risorse marine in un vastissimo raggio. Lo Status-6 secondo quanto dichiarato, opererebbe ad una profondità di 1.000 metri e con una velocità massima di 185 chilometri/ora, cosa che lo metterebbe al sicuro dai siluri anti sottomarino americani Mark-48 che arrivano ad una profondità massima di 800 metri. Le prove in merito al propulsore nucleare dello Status-6, secondo quanto riportato, sarebbero state completate lo scorso autunno (foto 3 sotto)
- missile balistico Rs-26 Avangard a propellente solido con gittata di 5.800 chilometri (precedentemente noto come Rubezh) e Programma 4202 che secondo Putin “punta al bersaglio come un meteorite": in questo caso, si riferirebbe ai sistemi Hgv- Hypersonic glider vehicle tipo Yu-74 (precedentemente testati, capaci di velocità + Mach 5) trasportati dal missile. Nel discorso inoltre, si accenna a “brusche manovre in grado di cambiare ripetutamente direzione e altitudine" caratteristiche attribuite ai Marv – Maneuverable reentry vehicle capaci di modificare repentinamente traiettoria in modo da ingannare i sistemi anti-balistici (foto 4 sotto).
- un nuovo missile cruise a propulsione nucleare: si, a propulsione nucleare. Nel filmato, la geometria esterna ricalca in linea di massima quella del cruise russo Kh-101 ma la nuova propulsione atomica (studiata anche dagli americani a partire dagli anni ‘60 ma poi abbandonata … ), conferirebbe al missile dotato comunque di una testata nucleare, una gittata praticamente illimitata. Non avendo più problemi di autonomia, l’ordigno potrebbe così volare a quote molto basse per evitare il rilevamento radar, seguire rotte di avvicinamento tortuose atte ad evitare centri di rilevamento o anti-missile, insinuarsi in territori adiacenti o alleati e sorprendere le difese. Secondo le affermazioni, il propulsore sarebbe stato testato con successo di recente. Questo sistema, più di tutti gli altri, ha veramente colto di sorpresa gli osservatori e molti adesso, si interrogano non se sia possibile (dato che è possibile … ) ma quali contromisure adottare (foto 5 sotto).
- infine, nuove armi laser montate su veicoli e che sarebbero da qualche tempo in servizio: niente di molto diverso però, da quanto già disponibile in occidente.