La Confavi ha pubblicato un comunicato nel quale commenta l’approvazione, da parte del consiglio regionale veneto, della legge 182/2016 che commina sanzioni amministrative da 600 a 3.600 euro a chi intenzionalmente vuole impedire l’esercizio dell’attività venatoria e l’esercizio della pesca. “Con questa legge”, afferma la presidente Confavi, Maria Cristina Caretta, “viene confermato il principio che in uno Stato di diritto nessuno può opporsi o ostacolare un’attività lecita e prevista da Direttive comunitarie, leggi nazionali e regionali per il quale i cacciatori, per poterla esercitare, pagano ingenti tasse. Questa importante legge vuole impedire che chiunque è contrario alla caccia o alla pesca trasformi l’opposizione ideologica in atti di aggressione e di violenza non solo verbale a danno in particolare modo nei confronti dei cacciatori e dei pescatori. Ringraziamo quindi il consigliere regionale Sergio Berlato e l'intera maggioranza per la lealtà ancora una volta dimostrata e per l’impegno profuso al fine di arrivare all’approvazione di questa legge che garantisce una maggiore dignità a tutti i cacciatori e pescatori del Veneto. L'unico rammarico è l'aver constatato che i consiglieri regionali che aderiscono al Gruppo consiliare che fa riferimento al sindaco Flavio Tosi che continua a ricoprire il ruolo di presidente regionale della Federcaccia, anziché votare a favore della legge che difende la dignità dei Cacciatori si sono inspiegabilmente astenuti”.
Legge anti-disturbatori: il commento di Confavi
La Confavi ha pubblicato un comunicato nel quale commenta la nuova legge regionale del Veneto che sanziona chi intenzionalmente disturba cacciatori e pescatori. Cosa ha detto?