In vista delle elezioni del 22 novembre prossimo, sale di tono il duello tra le due cordate in campo. Dopo i deferimenti alla procura federale, Unitiperlosport parla apertamente di “candidaticidio”
Candidaticidio. Con questo neologismo il gruppo Unitiperlosport non usa mezzi termini per indicare il metodo utilizzato dal gruppo di lavoro che in fase di commissariamento straordinario sta guidando la Federazione italiana Tiro dinamico sportivo in vista dell’assemblea straordinaria elettiva, fissata per il prossimo 22 novembre nella sala delle Armi della sede del Coni, a Roma, per le ore 11. Un’assemblea che si preannuncia infuocata, e che chiuderà il lungo periodo di commissariamento seguito alle dimissioni di Antonio Perrone, ultimo presidente eletto, anche se più infuocato è facile prevedere sarà il mese che ancora separa il movimento del Tiro dinamico sportivo dalla data fatidica.
Negli ultimi giorni, tra deferimenti agli organi di giustizia federale e manovre varie, hanno deciso di abbandonare la corsa elettorale prima Gavino Mura, pioniere del Tiro dinamico in Italia, per anni al vertice della Fitds, che si presentava nella corsa per la presidenza; come lui hanno deciso di abbandonare anche “pezzi da novanta” della compagine come Mauro Di Prospero, dipendente del ministero dell’Interno nonché ideatore del poligono Vado la Mola a metà anni Novanta, e Claudio Cozzella, dipendente del ministero di Grazia e Giustizia, conseguenza delle iniziative intraprese nei loro confronti, in grado di mettere a rischio le rispettive carriere all’interno delle amministrazioni di appartenenza.
Nel frattempo, altri candidati alla carica di consigliere federale sono stati raggiunti da un deferimento alla procura, ma hanno deciso di continuare nella corsa. Stessa sorte anche per l’altro candidato alla presidenza, Luca Ricciardi, pure lui deferito alla giustizia sportiva.
Alcuni presidenti di asd vicini al gruppo Unitiperlosport parlano senza mezzi termini di “singolare coincidenza” il fatto che molti candidati che fanno riferimento a questo gruppo siano stati sottoposti a indagine presso le amministrazioni di cui sono dipendenti o a deferimenti alla procura federale. “In gioco”, hanno aggiunto, “la possibilità di presidenti di asd, tiratori e tecnici di scegliere democraticamente chi dovrà rappresentarli in seno al consiglio federale e guidare la federazione nel prossimo quadriennio”.
Con la campagna elettorale portata a questi livelli di scontro, è lecito aspettarsi iniziative in risposta. La corsa alla guida della Fitds è appena cominciata…