“Ognuno è libero di avere le proprie idee ma nessuno può permettersi di abusare del proprio ruolo”. Così Carlo Nola , parlamentare lombardo del Pdl, commenta le dichiarazioni del ministro Brambilla sull’abolizione della caccia. “Berlusconi ha investito Brambilla della delega al Turismo, un incarico impegnativo che riguarda un settore che chiede competenza e dedizione, tuttavia”, continua Nola, “proprio per la grande responsabilità che viene attribuita al suo dicastero, ogni ministro dovrebbe essere consapevole che occuparsi di un tema politico così delicato come la caccia e la tutela della natura, che esula dalle proprie competenze, richiederebbe la massima cautela. Al contrario, il ministro del Turismo del Pdl che ‘tuona’ contro la caccia abusa del suo ruolo e scavalca il Partito e gli elettori che hanno contribuito a farla eleggere e portarla alla funzione che oggi ricopre”.
Secondo Nola , non si può certo dire che il Pdl sia il “Partito della caccia”, ma “non si può neppure affermare che il Pdl sia contro la caccia.
“All’interno del Partito credo, infatti, che prevalga l’idea di ‘una caccia sostenibile e responsabile’, idea così ben sintetizzata dal ministro, questa volta competente per materia, Giancarlo Galan”.
“Alcune affermazioni del ministro Brambilla”, conclude Nola, “rendono chiaramente l’idea che la stessa non abbia la minima idea di cosa sia l’attività venatoria, della sua storia e delle sue tradizioni, delle sue finalità sociali e dei suoi risvolti economici. D’altra parte Brambilla già ci aveva detto tempo fa, suscitando l’ilarità generale, che con l’approvazione della Legge comunitaria 2009 c’era il rischio di trovarsi i cacciatori sulle spiagge”.