Più di 3.000 persone coinvolte, oltre 100 attività svolte contemporaneamente sul tutto il territorio italiano da altrettanti circoli venatori locali e più di 20 tonnellate di rifiuti raccolti. Questo il risultato della prima operazione Paladini del territorio promossa da Fondazione Una (Uomo natura e ambiente), che mirava proprio a concentrare gli sforzi dei cacciatori sul piano dell’ecologia, dando un segnale importante e un significativo contributo alla tutela degli habitat naturali. Recuperati rifiuti ingombranti e pericolosi, come lastre di Eternit, siringhe usate o pneumatici, ma sono stati effettuati anche interventi di riqualificazione ambientale, per esempio con il ripristino di sentieri o strade vicinali. Tra gli interventi di ripristino ambientale, per esempio, vale la pena citare quella svolta nelle campagne del comune di Lago, in provincia di Cosenza, dove i volontari hanno ripulito sentieri e creato linee tagliafuoco per prevenire la diffusione degli incendi stagionali che troppo spesso distruggono ettari di bosco nella stagione più calda.
«Gli straordinari risultati raggiunti dall’Operazione ricompensano gli sforzi che la Fondazione sta compiendo a favore della tutela dell’ambiente e della custodia della biodiversità», ha commentato Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione Una. «La massiccia adesione e l’impegno profuso dai circoli locali, provinciali e regionali delle associazioni venatorie italiane Federcaccia, Arci caccia ed Enalcaccia, unitamente alle altre associazioni, istituzioni territoriali e Atc coinvolti, rappresentano la qualità valoriale che caratterizza il mondo venatorio, basato sul rispetto del patrimonio naturale e sulla volontà di agire concretamente per la sua preservazione».