La polizia di New York è sempre stata famosa per assegnare ai propri agenti pistole semiautomatiche con lo scatto particolarmente duro, principalmente per consentire una più naturale transizione rispetto allo scatto in doppia azione dei revolver tradizionalmente impiegati in servizio fino a pochi anni or sono, ma anche per rendere meno agevole la partenza di spari accidentali, magari sotto stress. Ecco perché, per esempio, per la Glock fu sviluppato un apposito kit di scatto denominato “New York trigger”, che portava il peso di sgancio a circa 8 libbre (contro le 5 libbre dello scatto standard), al quale seguì il “New York plus trigger” che portava il peso di sgancio addirittura intorno alle 11-12 libbre (circa 5.000-5.500 grammi, appunto come la doppia azione di un revolver).
Ebbene, sembra tuttavia che a fronte della superiore sicurezza d’uso di questo tipo di scatto, la precisione di piazzamento del colpo se ne sia andata a farsi benedire, quantomeno secondo quanto sostengono le autorità di polizia di New York. In particolare, l’anno scorso si sono verificati 26 conflitti a fuoco con sospetti, nel corso dei quali gli agenti hanno sparato complessivamente 256 colpi, mancando tuttavia il bersaglio nella metà delle circostanze. Mancare il bersaglio ha comportato l’ulteriore sparo di colpi, con tutti i rischi del caso in un ambiente urbano come la città di New York. Dopo aver testato a fuoco 457 reclute di polizia, si è verificato che la percentuale media di colpi a bersaglio con uno scatto di 5 libbre è stata del 93,7 per cento, laddove invece con lo scatto di 11 libbre si è fermata all’88,7 per cento. Percentuali analoghe sono state conseguite anche dall’esame dei risultati al tiro di 129 agenti già con esperienza di servizio. A dire la verità, a fronte di una così sostanziale differenza nel peso di scatto, la differenza sulla percentuale di bersagli attinti non risulta particolarmente abissale, ma è anche vero che sparare sotto stress a un bersaglio umano in movimento, magari che a propria volta sta cercando di spararti, non è la stessa cosa che sparare a un bersaglio di carta in una esercitazione e che, quindi, i risultati debbano essere rivisti al ribasso in un contesto realistico di impiego.
Sta di fatto che si è deciso di equipaggiare gli agenti di nuova nomina (i primi entreranno in servizio a ottobre) con pistole dotate di scatto di 5 libbre. Per il momento le nuove armi (o meglio, i nuovi scatti) saranno dati in dotazione solo ai novellini e non agli agenti già in servizio.
Ovviamente le associazioni per la tutela dei diritti civili sono insorte contro il provvedimento, sottolineando il fatto che in tal modo sarà più facile che i poliziotti lascino partire colpi accidentalmente, con conseguente maggior rischio di ferimento o uccisione dei sospetti. D’altro canto le autorità cittadine di polizia hanno evidenziato che una più elevata probabilità di piazzamento del colpo riduce la necessità di sparare più colpi e, di conseguenza, il rischio di colpire chi non c’entra. Inoltre, altri dipartimenti americani che negli anni recenti sono passati a uno scatto più leggero rispetto al “New York trigger”, effettivamente oggi possono confermare esserci stato un aumento nella precisione ma non nel numero di spari accidentali.