Ha avuto riscontro positivo l’interrogazione presentata alla Commissione europea dai parlamentari della Lega Dreosto, Casanova, Tardino e Zambelli nei confronti del controllo delle specie predatrici opportuniste. Lo comunica il vicepresidente dell’Intergruppo caccia e biodiversitá Marco Dreosto: “in considerazione del sensibile aumento delle specie predatrici, con particolare riferimento a quelle che compromettono il successo riproduttivo degli uccelli nidificanti, la Commissione europea ci ha informato che intende approcciare prioritariamente la pianificazione delle azioni per le specie, che consentirebbe di affrontare in maniera olistica le principali pressioni e minacce per singole specie”. Un esempio di questo approccio è il piano d’azione multispecie per otto trampolieri nidificanti nelle aree prative, in cui vengono formulate raccomandazioni volte a limitare l’impatto dei predatori sulla base delle migliori prove scientifiche disponibili. Le azioni di controllo dei predatori, tra cui le condizioni relative al ricorso delle deroghe, devono essere intraprese conformemente alle prescrizioni giuridiche della direttiva Uccelli. La Ce ha inoltre precisato che qualora emergano carenze sistemiche nel far fronte alle prescrizioni giuridiche in un determinato Stato membro, la Commissione può avviare un procedimento d’infrazione per garantire l’adozione di misure correttive per il ripristino delle specie di uccelli.