Le armi appartenute allo scrittore Beppe Fenoglio, autore del libro in parte autobiografico “Il partigiano Johnny” sono state ritrovate nel fondo di un armadio nella casa dello scrittore: una carabina M1 calibro .30 e una pistola Colt 1911A1, le stesse che Fenoglio fa imbracciare a Milton, protagonista del romanzo "Una questione privata". Lo ha annunciato la figlia dello scrittore albese, Margherita, che ha spiegato come, una volta espletate le pratiche burocratiche, saranno donate al centro studi dedicato allo scrittore. In questo momento la carabina e la pistola sono affidate a un armiere che, in attesa della collocazione definitiva, si occuperà della custodia e della manutezione.
"Le armi – racconta Margherita Fenoglio, unica figlia dello scrittore – sono state trovate durante il riordino della casa di mia madre Luciana, che è morta nel novembre scorso. Le ho trovate in un armadio, tra vecchie coperte e lenzuola: erano avvolte in un fagotto azzurro e quando le ho viste mi sono emozionata moltissimo. È incredibile che questo ritrovamento sia avvenuto nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di mio padre".
Fenoglio, dopo l'8 settembre decise di entrare nella Resistenza: prima si unì ai "rossi" delle Brigate Garibaldi, poi passò con gli autonomi del maggiore Enrico Martini "Mauri" e della sua II Divisione Langhe, nella brigata Belbo che agiva nelle Langhe, tra Mango, Murazzano e Mombarcaro. Tra le sue varie esperienze, l'effimera vicenda della Libera Repubblica partigiana di Alba, indipendente tra il 10 ottobre e il 2 novembre 1944, narrata ne "I ventitré giorni della città di Alba".