Il 27 maggio si è svolto a Lallio (Bg) un workshop dedicato ai ristoratori dedicato alla gestione della carne di grossa selvaggina quale importante strumento di valorizzazione del territorio
L’incontro realizzato all’interno del progetto “Selvatici e buoni: una filiera alimentare da valorizzare” ha concluso le due giornate di formazione dedicate ai ristoratori del territorio bergamasco con l’obiettivo di approfondire le modalità di preparazione a base di carne di selvaggina al fine di valorizzarne le caratteristiche e diffonderne l’utilizzo nell’ambito della ristorazione.
Durante l’evento, introdotto da Luca Pellicioli, sono intervenuti Baldassare Agnelli – titolare azienda – Silvio Barbero – Vice presidente Università Scienze gastronomiche di Pollenzo, Nicola Perrotti – Presidente Fondazione Una, Antonio Sorice – Presidente Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva – Oscar Fusini – Direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Michele Bornaghi – Presidente Federcaccia Bergamo e Iris Rossi – Franchi Food Academy.
Inoltre, Roberto Dormicchi – chef della Franchi Food academy, ha condotto uno show cooking all’interno della sala del centro ricerca e formazione Saps Agnelli Cooking lab.
Obiettivo del Progetto avviato a Bergamo nel settembre 2017 e che si chiuderà a ottobre 2019 con un evento finale di presentazione dei risultati emersi ed elaborati dai vari attori coinvolti è quello di sviluppare attraverso un percorso partecipato dai differenti stakeholder le modalità operative per la gestione della filiera delle carni di grossa selvaggina attraverso attività di formazione, educazione all’utilizzo delle risorse, miglioramento delle caratteristiche igienico sanitarie, caratterizzazione e valorizzazione del prodotto fino alla promozione sul territorio.
La selvaggina è una carne pregiata e biologica (l’animale nasce e cresce in natura), dalle grandi potenzialità in termini economici e occupazionali, e per valorizzarla al meglio occorre sviluppare su tutto il territorio nazionale una filiera certificata della carne selvatica.
Tra le altre attività il Progetto ha organizzato corsi di formazione rivolti mondo venatorio sul corretto trattamento delle carni di grossa selvaggina, la raccolta di dati per la definizione degli aspetti sanitari e storico-culturali legati al consumo di selvaggina oltre a rassegne di degustazioni guidate durante il periodo estivo.
Il Progetto è stato particolarmente apprezzato e verrà esteso in altri ambiti regionali attraverso la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra i promotori del Progetto e la Regione Lombardia la cui firma è allo stato in fase di autorizzazione regionale.
Per maggiori dettagli visitare il sito del progetto.