Se è vero che le abitudini sono dure a morire, ancor più lo è la pessima abitudine che hanno i politici di far campagna elettorale con i fatti di cronaca. Pochi giorni fa, a Roma, un’allieva maresciallo è stata gravemente ferita a colpi di pistola da una ex guardia giurata che non accettava la fine della loro relazione sentimentale. «È assurdo che una guardia giurata non più in servizio possa continuare a detenere l’arma senza bisogno di controlli e di licenza», ha …
Se è vero che le abitudini sono dure a morire, ancor più lo è la pessima
abitudine che hanno i politici di far campagna elettorale con i fatti di
cronaca. Pochi giorni fa, a Roma, un’allieva maresciallo è stata gravemente
ferita a colpi di pistola da una ex guardia giurata che non accettava la fine
della loro relazione sentimentale. «È assurdo che una guardia giurata non più
in servizio possa continuare a detenere l’arma senza bisogno di controlli e di
licenza», ha esclamato il senatore di Alleanza Nazionale Mario Palombo,
generale dei Carabinieri in congedo ed ex comandante della scuola sottufficiali
di Velletri. «La legge va cambiata. Solo chi ha un porto d’armi regolare,
ottenuto dopo ferrei controlli della Questura e rigorosi test
psicoattitudinali, dovrebbe poter possedere una pistola. So per certo che
l’autorità giudiziaria concede il porto d’armi in casi molto rari. Comunque,
indipendentemente dal fatto che l’arma venga utilizzata o solo detenuta in
casa, bisognerebbe introdurre l’obbligo di licenza, senza distinzioni. È
sbagliato, tuttavia, accusare il governo di qualsiasi cosa, come ha fatto il
sindacato dei vigilantes. Siamo in Italia, non negli Usa. Ogni arma detenuta in
casa va denunciata. Se si eredita una sciabola o una rivoltella bisogna
denunciarlo alle autorità competenti. Se invece si vuol portare con sé una
pistola, per esempio per legittima difesa o per sport, si ha bisogno del porto
d’armi. Nessuno, però, può impedire che una persona che denuncia una pistola
per detenerla in casa poi non la usi per gelosia. In questo caso credo che, sì,
la legge vada cambiata e il Parlamento dovrà, prima o poi, prendere in esame il
problema». Peccato che l’ex guardia giurata (non esercitava più dal 2004) la
sua pistola l’avesse venduta e abbia perpetrato il suo disegno criminale con
un’arma sottratta di nascosto al padre. L’arma era, quindi, illegittimamente
detenuta dall’autore del misfatto. Che c’entrano, quindi, coloro che detengono
e utilizzano legalmente armi? E poi, cosa c’entra l’autorità giudiziaria con la
concessione del Porto d’armi? Almeno, prima di “sparare” sentenze, ci si può
informare?