Francesco Bruzzone, cacciatore e presidente del Consiglio regionale della Liguria, ha espresso soddisfazione per l'approvazione da parte dell'aula della proposta di legge 97, che apporta modifiche alla legge regionale 1 luglio 1994 n. 29 (norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio).
"Un passo in avanti importante, per modificare e migliorare la legge sulla caccia", ha affermato Bruzzone. "Numerose le novità apportate dal provvedimento: tra queste, la previsione di sanzioni per coloro che ostacolano o disturbano l'attività venatoria, le modalità di foraggiamento finalizzate al controllo dei cinghiali, le modalità di annotazione del tesserino regionale al momento dell'abbattimento comprovato dal recupero la definizione di carrozzabilità delle strade".
L'approvazione del provvedimento è stata anticipata da un vivace dibattito in aula con gli esponenti del M5S: "Se prima avevamo qualche dubbio sulla contrarietà alla caccia da parte del Movimento Cinque Stelle, oggi ne abbiamo avuto la certezza", ha affermato Bruzzone. "Ringraziamo i consiglieri del Movimento Cinque stelle, che con un lungo intervento ricco di riferimenti più o meno scientifici, dai cinghiali del Texas meridionale ad altre forme di vita, ci hanno raccontato che sparare ai cinghiali – che da tempo provocano danni al territorio e ai terreni, se non monitorati e controllati – li fa riprodurre di più. La soluzione a tutti i problemi, per il M5S, è quella di abolire la caccia, per trovare nuove forme di convivenza tra gli esseri umani e gli animali selvatici. Vadano a parlare con i contadini che ogni anno si trovano le colture devastate dalle bestie, o con i cacciatori che, con la loro attività, mantengono puliti i sentieri e tutelano – loro soli – l'entroterra. Oppure, vadano a parlare direttamente agli animali, magari riescono a convincerli".