Nella serata di ieri, durante le celebrazioni della principale festa nazionale francese (14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia), un presunto fondamentalista islamico si è gettato sulla folla con un camion, falciando senza pietà adulti e bambini per circa due chilometri, prima di essere finalmente ucciso dalle forze dell'ordine. Sembra che l'attentatore fosse anche armato con una pistola, che avrebbe usato occasionalmente, ma la maggior parte degli 84 morti è stata causata proprio dal veicolo. All'interno del vano di carico sembra che siano state trovate armi e granate, risultate però (a quanto sembra) finte. Nella sua drammaticità, quanto accaduto è purtroppo l'ennesima conferma dell'inutilità delle restrizioni che si stanno discutendo in ambito europeo in materia di armi legittimamente detenute: i fanatici sono in grado di colpire sicuramente con armi di provenienza clandestina, ma anche con oggetti di uso comune (come appunto un camion), provocando bilanci altrettanto gravi di quando vengono impiegate armi da guerra. Il cordoglio per le vittime innocenti non può impedire ai cittadini raziocinanti (che per fortuna sono la maggior parte, al di fuori dei palazzi del potere) di porsi la domanda fondamentale: A QUESTO PUNTO, PROIBIRANNO I CAMION?
84 morti a Nizza, causati da un fondamentalista che ha falciato la folla riunita per i fuochi artificiali della festa nazionale con un camion. Adesso i nostri solerti governanti europei proporranno la messa al bando dei veicoli da trasporto?