Durante il salone Ausa (9-11 ottobre) a Washington, la Textron system ha esibito le sue ultime realizzazioni con munizionamenti Ct-Case telescoped: una carabina in 6,5 e la mitragliatrice in 7,62 Ct.
Annunciate in precedenza, ma mostrate solo come mock-up, approdano al salone Ausa di Washington (9-11 ottobre) i prototipi funzionanti di queste due armi, inizialmente sviluppate con il programma Lsat-Lightweight small arms technology recentemente ribattezzato Ctwa-Case-telescoped weapons and ammunition.
La nuova carabina Ictc-Itermediate case telescoped carbine (foto sopra) utilizzerebbe una nuova palla del diametro di 6,5 millimetri e del peso 125 grani, efficace e precisa sino a 1.200 metri e a questa distanza, arriverebbe anche con una maggior energia rispetto ai proiettili 7,62×51 M80. La carabina Ictc con canna da 14,5 pollici e calcio retratto misura circa 760 millimetri per un peso a vuoto di 3.700 grammi: potenzialmente migliorabile ma, bisogna tener conto che il rinculo della nuova munizione è decisamente superiore rispetto quello di un 5,56×45. La tecnologia Ct–Cased telescoped ricordiamo, impiega un nuovo bossolo polimerico e cilindrico con palla integralmente annegata entro questo, offrendo notevoli riduzioni peso rispetto alle munizioni convenzionali con bossolo in ottone o acciaio. Riguardo al sistema di funzionamento invece, si ricorre a una camera di scoppio basculante su un arco di 90°: in condizione di riposo e caricamento la camera risulta disassata a destra e in alto, rispetto la canna; un pistoncino di caricamento allineato con la camera, spinge dal nastro il bossolo all’interno di questa e dopo il caricamento, la camera ruota a sinistra e in basso allineandosi alla canna ed il colpo viene esploso. Il bossolo spento rimane nella camera e successivamente, questa ruota in apertura ri-allineandosi con il pistoncino di caricamento che, spingendo nella camera una nuova munizione, espelle frontalmente il bossolo indirizzandolo in un apposito canale di espulsione: il ciclo poi, si ripete sino a quando si tiene premuto il grilletto.
La munizione 6,5 Ct è stata “suggerita” e caldeggiata ovviamente dall’Us Army che come sappiamo, è alla ricerca di una soluzione che consenta di riconquistare l’overmatch sulle armi (e sui calibri…) delle forze opponenti.
La nuova mitragliatrice calibro 7,62 Ct (foto sotto) invece, è la naturale evoluzione della mitragliatrice Lmg camerata per il 5,56 Ct che ha raggiunto una certa maturità giungendo il livello Trl-7 di sviluppo, livello che la indica, tecnicamente, che è ormai pronta per una più ampia produzione dopo le validazioni dei numerosi test sopportati ma, l’eventuale decisione… spetta all’Us Army.
Passo che intuitivamente, non è certo facile, dato che rivoluzionerebbe completamente la logistica delle munizioni partendo dal non indifferente adeguamento e attrezzamento delle aziende… per la produzione di un nuova munizione.
Si è preferito, nel caso della mitragliatrice 7,62 Ct, continuare la “via” dei due attuali calibri Nato ma la conversione per il calibro 6,5 Ct (dato che ha dimensioni analoghe alla cartuccia del 7,62 Ct) è oltre che semplice, già in previsione. In pratica e vista l’urgenza, si è deciso di sviluppare una carabina in 6,5 Ct ed una mitragliatrice in 7,62 Ct per risparmiare tempo e denaro.
Veniamo però a un significativo dettaglio della nuova mitragliatrice 7,62 Ct rivelato all’Ausa: pesa appena 6.5492 grammi… contro gli attuali 12.250 grammi della Gpmg M240B e i 9.980 grammi della M240L in 7,62×51 con bossolo tradizionale. Se non è rivoluzionario questo risultato…ben poco altro potrebbe esserlo. A titolo di paragone e per sottolineare ulteriormente i termini di alleggerimento offerti da questa tecnologia, ricordiamo che la Lmg 5,56 Ct attuale, pesa 4.200 grammi mentre la Lmg M249 5,56×45 in servizio…pesa 7.710 grammi.
Posto che molto probabilmente non si avrà coraggio sufficiente per il “cambio generazionale” offerto solo dal munizionamento Ct–Cased telescoped, una cosa salta comunque all’occhio: i calibri intorno al 6,5 (.264 Usa e .277 Usa) seppur con bossolo ibrido polimero-metallo, saranno forse le uniche alternative perseguibili nel medio periodo per un auspicabile cambio se non di generazione… almeno di calibro.
Per meglio visualizzare la tecnologia Ct e il sistema di funzionamento connesso:
www.youtube.com/watch?v=W1xY4MJklnI