Fa discutere in queste ore una notizia, ripresa dal Financial times, che ha pubblicato dichiarazioni di un portavoce della difesa ucraino, secondo la quale 20 obici semoventi da 155 mm M109L forniti dall’Italia all’Ucraina, dovranno essere rispediti indietro perché non in grado di funzionare.
I pezzi d’artiglieria, a quanto sembra, facevano parte di un lotto giacente da diversi anni in un deposito all’aperto, erano stati rimessi parzialmente in pristino ma, per accelerare al massimo la consegna, avrebbero dovuto completare il processo di riparazione una volta giunti in Ucraina, tramite un kit di componenti fornite dagli Stati Uniti. Non è chiaro, dalle dichiarazioni del portavoce ucraino, se queste componenti non siano mai arrivate o se una volta giunte si siano dimostrate non compatibili, sta di fatto che i semoventi dovranno rientrare nel territorio dell’Unione europea per completare la riparazione. I lavori potranno essere effettuati in Italia oppure in Belgio.