Il presidente del comitato regionale campano dell’Uits, Costantino Vespasiano, scrive al commissario straordinario e ai presidenti di Tsn una accorata lettera nella quale evidenzia il proprio dissenso sulle scelte operate in materia di statuto e di elezioni
Il presidente del comitato regionale campano dell’Uits, Costantino Vespasiano, ha inviato al commissario straordinario dell’Uits, Igino Rugiero, e ai presidenti di Tsn una accorata lettera nella quale evidenzia il proprio dissenso in merito alle scelte operate negli ultimi mesi dal commissario stesso, relativamente ai nodi ormai noti delle elezioni per la nomina del presidente dell’Unione e dell’approvazione del nuovo statuto.
Critiche, quelle di Vespasiano, che oltre a soffermarsi sul merito dei temi, evidenziano anche criticità sul metodo: “mi ha estremamente sorpreso e, lo confesso, amareggiato”, scrive Vespasiano, “in quanto personalmente, nella mia qualità di presidente di Comitato regionale, mai mi sarei aspettato di venirne a conoscenza (della bozza di nuovo statuto, ndr) in tale modo e ancor più perché, visto che lo statuto in questione contiene rilevanti novità anche per i comitati regionali, la preventiva informazione degli stessi non mi sembra che fosse completamente fuori luogo. Prendo atto, comunque, che si è ritenuto di procedere diversamente”.
Vespasiano si sofferma quindi sugli aspetti critici della bozza di nuovo statuto, peraltro evidenziati anche da Armi e Tiro, a partire dal fatto che le modifiche di tipo “politico” introdotte nella suddetta bozza risulterebbero inevitabilmente illegittime e foriere di inevitabili azioni legali in quanto non sottoposte né votate dall’assemblea come previsto sia dal vecchio, sia dal (potenzialmente) nuovo statuto.
Tra le iniziative di tipo squisitamente politico e non determinate da esigenze tecnico-normativo, Vespasiano sottolinea l’eliminazione del requisito dell’anzianità federale per i candidati alla presidenza, ma soprattutto l’introduzione della decadenza automatica dei presidenti di Tsn dopo tre mandati consecutivi: “Disposizione”, commenta Vespasiano, “che se letta in combinato disposto con l’art. 78, comma 3, il quale fa rientrare nel computo dei mandati anche per le cariche di presidente sezionale, di consigliere sezionale, di rappresentante degli atleti e dei tecnici i mandati svolti antecedentemente all’approvazione del presente statuto, dà l’immediata percezione di quale tsunami investirebbe la governance delle sezioni di Tsn”. Vespasiano ricorda, tra l’altro, che “il limite in questione non deriva dall’esigenza di corrispondere a una specifica previsione normativa, né dalla necessità di conformarsi ad alcuno dei principi informatori del Coni, ma scaturisce da una autonoma scelta dell’attuale Commissario, molto probabilmente ispiratagli dalla recente legge 11/1/2018, n. 8, in materia di limiti al rinnovo dei mandati di alcuni organi del Coni e delle federazioni sportive nazionali, nonché del comitato italiano paralimpico”.
Il presidente del comitato regionale evidenzia tuttavia come “l’azione di stimolo e coinvolgimento di forze e idee nuove per mezzo del ricambio e dell’avvicendamento dei consigli direttivi delle sezioni Tsn, dovrebbe semmai spingere alla ricerca di quegli strumenti, che pure vi sono, il cui utilizzo garantisca maggiore gradualità e minori rischi, specie nel difficile momento che stiamo vivendo”.
La lettera (che trovate in allegato qui sotto) si conclude appellando il commissario a “recuperare quanto prima quel clima di sereno dialogo che negli ultimi tempi si è perduto” e potrebbe, a parere di alcuni presidenti, costituire anche il primo atto di una candidatura ufficiale alla guida dell’Uits.