Una raccolta di firme per l’Infs

La legge finanziaria ha disposto il taglio dei finanziamenti a favore dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica, con il conseguente indiretto svuotamento di funzioni e operatività. L’Unione regionale cacciatori dell’Appennino (Urca) ha manifestato la propria solidarietà all’Istituto e al suo direttore, Silvano Toso, ribadendo “l’imprescindibilità di una stretta assonanza tra il mondo venatorio e quello scientifico, rappresentato anche e soprattutto dall’In… La legge finanziaria ha disposto il taglio dei finanziamenti a favore dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica, con il conseguente indiretto svuotamento di funzioni e operatività. L’Unione regionale cacciatori dell’Appennino (Urca) ha manifestato la propria solidarietà all’Istituto e al suo direttore, Silvano Toso, ribadendo “l’imprescindibilità di una stretta assonanza tra il mondo venatorio e quello scientifico, rappresentato anche e soprattutto dall’Infs, nella consapevolezza che il prelievo venatorio e la gestione del territorio sono concetti avvinti da un legame che non può essere reciso. I tempi per una devoluzione di competenze in sede regionale non sono maturi e, in ogni caso, un tale mutamento non può prescindere da un concentramento e un rafforzamento presso l’Infs delle politiche di coordinamento relative allo studio delle specie selvatiche presenti sul territorio”. Per intervenire a tutela del patrimonio scientifico costituito dall’Infs, l’Urca invita a partecipare a una raccolta di firme. L’adesione alla raccolta di firme potrà essere inviata all’Urca via e-mail (mistergip@alice.it), via fax (05.73.27.338), via telefono (33.85.37.50.53) o via posta ordinaria (Urca, via della Torre 13, 51100 Pistoia). Nell’adesione dovranno essere precisati nome, cognome, attrività professionale, città di residenza.