Estremo, affidabile, essenziale, con calciatura telescopica e nasello regolabile. È questo l’assetto attuale del famoso fucile a pompa Winchester prodotto in Turchia
Quando si parla di Defender, il pensiero corre sempre al famoso Winchester a pompa modello 1300 militare, ampiamente utilizzato in ambito civile per difesa abitativa.
Il 1300 deriva dal 1200 del 1964, a sua volta figlio del “Perfect repeater” modello 12, sempre di Winchester e risalente, appunto, al 1912. Su quel famoso e storico modello, prodotto in oltre 2 milioni di esemplari, mise le mani quel genio del solito John Moses Browning (e il progettista Winchester Thomas Crossley Johnson). Il Model 1300, è stato introdotto nel 1978. Tre anni dopo, Us Repeating arms company (Usrac) è divenuto il produttore delle armi da fuoco Winchester. La successiva versione Defender è caratterizzata dalla capacità maggiorata a 7 colpi del serbatoio tubolare, mentre il Marine ha in più canna e serbatoio nichelati per elettrolisi. La produzione del modello 1300 è cessata nel 2006, con la chiusura dello stabilimento di New Haven (Connecticut).
Nel 2010 è stato introdotto il Winchester Sxp che è l’erede di tali “monumenti”, prodotto, però, in Turchia. Questo Super X pump è costruito dalla Istanbul silah, azienda fondata nel 2003 a Imes, sobborgo industriale di Istanbul. Il proprietario della giovane società, Erol Kurt, vanta in realtà 25 anni di esperienza nel settore, durante i quali ha prodotto ed esportato negli Stati Uniti e in tutto il mondo sia fucili per caccia semiautomatici sia quelli a pompa, in grandi volumi. L’azienda, molto attenta alla ricerca e sviluppo, ha certificazione Iso 9001, e i suoi 230 dipendenti lavorano in uno stabilimento di 18.000 m².
La matrice turca del prodotto garantisce sull’affidabilità, considerando che ormai produce per Winchester da qualche anno. So che alcuni lettori storcono il naso, ma la globalizzazione ha ormai preso il sopravvento e, per esempio negli Stati Uniti, i fucili a canna liscia turchi hanno ormai, ahinoi, surclassato quelli italiani, grazie al prezzo che riescono a praticare per una lunga serie di motivi che hanno anche a che vedere con l’organizzazione e i costi industriali, nonché i costi burocratici che, in Italia, incidono notevolmente. Alla Winchester tengono a sottolineare che i controlli sulla qualità sono strettissimi e i parametri costruttivi sono quelli dettati dai tecnici statunitensi.
L’Sxp non è “quel” 1300 Defender, ma conserva molte della caratteristiche che l’hanno reso popolare. Su tutte, le parti in movimento: l’otturatore a testina rotante con quattro alette, che vanno a impegnare le sedi ricavate nella culatta della canna, l’astina di riarmo in sintetico con profonde scanalature radiali, lunga 165 mm. Arretrando l’astina, le due aste di armamento connesse al portaotturatore gli impongono il movimento retrogrado che obbliga la testina a ruotare e a disimpegnarsi dal vincolo in culatta. La testina ha azionamento assistito dall’inerzia dello stesso otturatore. La leva di sblocco dell’otturatore (che funge anche da cut-off) si trova, tipicamente, a sinistra dell’impugnatura a pistola e deve essere spinta in avanti. Pertanto si deve azionare con la mano debole. Unico altro comando è quello della sicura, a traversino, che blocca il cane. Il ponticello è sufficientemente ampio per l’impiego indossando i guanti. Il gancio estrattore caricato a molla è sulla faccia della testina, l’espulsore pure caricato a molla è all’interno della carcassa.
Questa è in lega leggera opaca, anodizzata nera, con una scanalatura rettilinea orizzontale, forma arrotondata sul dorso, una linea verniciata in rosso che ne segue il contorno con il nome del modello pure in rosso sul fianco destro e il marchio Winchester su quello sinistro. Sul dorso della carcassa è montata una slitta Picatinny lunga 135 mm con 11 slot.
Il calcio telescopico a tre posizioni è più tattico che per difesa, tuttavia si può ipotizzare che la possibilità di accorciarlo a 1.030 mm con calcio retratto (1.070 con calcio esteso) lo renda più maneggevole anche in spazi angusti come quelli di una casa. È costituito da un tubo in lega leggera, fissato direttamente alla pistola in tecnopolimero con finger groove, a sua volta fissata alla carcassa, sul quale sono montati una pala scheletrata e smagrita in resistente tecnopolimero e un nasello regolabile in altezza per circa 20 mm, pure in tecnopolimero, utile per il tiro con dispositivi di puntamento. Lo spesso calciolo in gomma aiuta a dirigere e a dissipare l’energia di rinculo. Nella pala si trova anche l’anello in tecnopolimero per il montaggio della cinghia. Sul tubo in lega leggera sono segnate le tre posizioni di allungamento che consentono di portare la lunghezza del fucile da 1.030 a.1.070 mm, passando per l’intermedia 1.050.
Anche la canna, lunga appena 460 millimetri (18”), fa pensare che il fucile sia progettato per la difesa. È camerata magnum, cromata internamente, priva di prolungamento di culatta, perfettamente cilindrica e pesante 950 grammi. È comunque una canna back-bored, quindi sovralesata a 18,8 nel centro dell’anima. Soluzione che ha lo scopo di aumentare la velocità e la penetrazione in particolare dei pallini, ma anche di pallettoni e slug, nonché ottenere rosate più uniformi e abbattere gli effetti del rinculo.
In volata è presente un breacher/spegnifiamma, lungo 65 mm e avvitato alla filettatura per gli strozzatori interni mobili. Questi, tuttavia, non sono forniti a corredo.
Il mirino a palo è metallico con due robuste orecchie di protezione, mentre sulla Picatinny è montata una tacca di mira di tipo ghost ring, circolare e larga. Sotto la canna è collocato il tubo del serbatoio che contiene 5 colpi e può montare limitatore a due colpi. Tra astina e tappo a vite del serbatoio (con foro per maglietta porta cinghia), sull’aggancio della canna al serbatoio, sono montati due mozziconi di Picatinny lunghi 65 mm con 6 slot, a destra e a sinistra, per il montaggio per esempio di torcia tattica o laser di puntamento.
Leggero, compatto, molto veloce nel riarmo, il Winchester Sxp Defender ha dimostrato anche un’ottima precisione. Pesa 3.421 grammi da scarico, è stabile e solido, non fa soffrire la spalla con le munizioni magnum. Per la difesa e per le distanze di ingaggio piuttosto limitate, quello della stabilità e della riduzione del rinculo sono effetti non trascurabili. La precisione non è affatto disdegnabile, anche se non è facilissimo valutarla appieno con l’equipaggiamento di mire metalliche offerto dall’Sxp. La tacca ghost ring è perfetta per la rapida acquisizione del bersaglio, ma non l’ideale per la precisione, almeno dal mio punto di vista.
Grazie al nasello regolabile e alla slitta, comunque, si può adottare un confortevole punto rosso (magari 2 moa) per ottenere buone rosate anche a 50 metri.
Io mi sono limitato ai 25 metri, con risultati comunque apprezzabili. E la funzionalità è esente da difetti. Sparando da rest a 50 metri ho comunque notato la tendenza ad aprirsi dell’otturatore dopo lo sparo, tipica di molti slide action.
Sul catalogo di Winchester 2018 per questo fucile viene espressamente consigliata la cartuccia SuperX con palla Foster di 28 grammi, che ho ovviamente provato. È vigorosa, 3.703 joule, e a 25 metri i 3 colpi sono andati in una rosata di 95 millimetri e piuttosto alti.
Anche le Federal Truball rifled slug adottano una Foster modernizzata con borra ammortizzatore e sono altrettanto vigorose: con queste cartucce la rosata è risultata di 70 mm. Le più vigorose e “cattive” del lotto di prova sono però le Cheddite Paradoss Doge con palla di 31 grammi che raggiunge un’energia di 4.204 joule. Anche in questo caso la rosata non è parsa particolarmente raccolta: 140 mm. Gli effetti sulla spalla non si sono fatti sentire eccessivamente, con tutte queste cartucce, e bisogna riconoscere l’ottimo lavoro svolto dal morbido calciolo in gomma. I migliori risultati sono arrivati con le cartucce meno “spinte”: il Winchester Sxp è parso ancora meglio gestibile, ovviamente.
La rosata a 25 metri con le Rottweil Exact con borra proiettile di 32 grammi misura 60 mm, appena 5 mm in più la rosata con le Fiocchi Slug 31 che adottabno la classica Brenneke di 31 grammi.
Le Winchester Supreme 00 buck, cartucce con 15 pallettoni e bossolo di 76 millimetri. Hanno prodotto un’ottima rosata di 125 mm a 10 metri.
L’Sxp Defender si è fatto apprezzare per le veloci sequenze di tiro. Aiutate anche dalla conformazione dell’astina che ha un disegno semplice e tradizionale, ma che offre buona presa, anche quando si arretra con decisione o con mani sudate nella fase di riarmo. Una delle qualità che ha colpito favorevolmente nel corso del mio test è stata proprio la fluidità di azionamento sia in fase di chiusura sia di apertura. E questa caratteristica è sinonimo di elevata rapidità di estrazione, espulsione e alimentazione. Winchester parla di 3 colpi in mezzo secondo, che è una bella velocità.
Lo scatto è duro, pesato a 5 kg, ma non può essere diversamente, vista la destinazione d’uso. La molla del cane è abbastanza particolare: del tipo a filo, avvolta ai lati del cane ha il limite che in caso di rottura rende inservibile il fucile (diversamente da quanto accadrebbe con una più convenzionale molla a spirale con guidamolla). Il calcio è facile da personalizzare e non manifesta esitazioni né cedimenti di alcun tipo. Il prezzo, infine, è piuttosto allineato con i prodotti più economici, ma di buona qualità, sul mercato.
La prova completa su Armi e Tiro di febbraio 2018
Produttore: Browning International www.winchesterint.com
Distributore: Bwmi, via Parte, 25060 Marcheno (Bs), fax 030.89.60.236, bwmi@bwmi.it
Modello: Sxp Xtrm Defender adjustable
Calibro: 12/76
Funzionamento: a pompa (slide action)
Destinazione d’uso: difesa abitativa, guardie giurate
Chiusura: geometrica, con testina rotante a quattro tenoni
Alimentazione: serbatoio tubolare per 5 cartucce (riduttore amovibile per i due colpi)
Canna: cilindrica, lunga 460 mm e pesante 950 grammi; cromata internamente; con filetto per breacher/spegnifiamma e senza strozzatori
Estrattore: a unghia sulla testina dell’otturatore
Espulsore: a molla
Sistema di scatto: scatto diretto
Congegni di puntamento: mirino a palo in metallo; ghost ring su slitta Picatinny
Sicurezze: pulsante a traversino sul ponticello; dispositivo cut-off per sbloccare l’otturatore
Materiali: carcassa in lega leggera opaca, calcio e asta in tecnopolimeri
Finiture: carcassa opaca e anodizzata nera con profili e scritte in rosso
Peso rilevato: 3.421 grammi
Lunghezza rilevata: 1.030 mm con calcio retratto e 1.070 con calcio esteso
Prezzo indicativo: 584 euro, Iva inclusa