La Lac (Lega per l’abolizione della caccia) vuole promuovere una class action nei confronti delle Regioni, a difesa dei proprietari dei terreni sui quali si esercita la caccia. La prima regione nella quale sarà tentata la strada della class action sarà la Lombardia: “I proprietari di terreni lombardi ove si svolge la caccia vantano un credito nei confronti della Regione Lombardia di 89.390.000 euro solo per il 2011”, si legge nel comunicato. “La Regione Lombardia (insieme a tutte le altre), infa
La Lac (Lega per l’abolizione della caccia) vuole promuovere una class action nei confronti delle Regioni, a difesa dei proprietari dei terreni sui quali si esercita la caccia. La prima regione nella quale sarà tentata la strada della class action sarà la Lombardia: “I proprietari di terreni lombardi ove si svolge la caccia vantano un credito nei confronti della Regione Lombardia di 89.390.000 euro solo per il 2011”, si legge nel comunicato. “La Regione Lombardia (insieme a tutte le altre), infatti, non ha mai dato attuazione all'art. 15 della legge nazionale n.157 del 1992 sulla disciplina della caccia secondo cui è "dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura della amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente"; una spesa a cui si deve far fronte con la tassa di concessione venatoria regionale. La legge dello Stato prevede che se si vuole cacciare sui terreni altrui, che sono gravati da una "servitù venatoria", deve essere corrisposta dalle Regioni una indennità a tutti i proprietari. Se si considera un indennità medio-bassa di 70 euro all'anno per ettaro (pari a 0,007 euro al mq, una cifra irrisoria), moltiplicati per gli ettari ove si svolge la caccia (1.277.000), si scopre che la Regione Lombardia avrebbe dovuto pagare ai proprietari dei terreni – per l'anno 2011 – ben 89.390.000 euro. Se si considera ancora che nulla è stato pagato, gli arretrati di 10 anni ammontano a oltre 890 milioni di euro, oltre interessi, solo per la Lombardia. Il che significa che i cacciatori, se intendono continuare ad andare a caccia, dovranno sborsare a loro volta le somme dovute ai proprietari, pagando alle regioni salatissime tasse di concessione e non l'importo assolutamente irrisorio di circa 64 euro all'anno. La Lega per l'abolizione della caccia ha iniziato a raccogliere le adesioni dei proprietari e dei conduttori dei fondi (compresi nell'80 per cento del territorio agro-silvo-pastorale) ove si svolge la caccia, per una class-action civile nell'interesse di proprietari e conduttori di terreni contro tutte le Regioni per ottenere il pagamento del "canone venatorio" per il 2011 e per 10 anni arretrati. A corollario di questa iniziativa, la Lega abolizione caccia “chiede la immediata sospensione di ogni attività venatoria fintanto che non saranno corrisposte a proprietari e conduttori dei fondi agro-silvo-pastorali le somme dovute per legge (dell'ordine di centinaia di milioni di euro)”.