Aviaria: preparati, ma senza allarmismi
Giovanni Bana, presidente dell’Anuu migratoristi e vicepresidente della Face, ha espresso il proprio parere in merito all’influenza aviaria, che riportiamo integralmente: “Ogni allarmismo è fuori posto e, allo stato attuale, anche in Europa non si avverte alcun funesto presagio, benché l’attenzione e la vigilanza siano sempre elevate. Tuttavia, ritornando a esaminare la situazione italiana, i cacciatori sono e devono essere perfettamente coscienti dello scenario ch…
Giovanni Bana, presidente dell’Anuu migratoristi e vicepresidente della Face,
ha espresso il proprio parere in merito all’influenza aviaria, che riportiamo
integralmente: “Ogni allarmismo è fuori posto e, allo stato attuale, anche in
Europa non si avverte alcun funesto presagio, benché l’attenzione e la
vigilanza siano sempre elevate. Tuttavia, ritornando a esaminare la situazione
italiana, i cacciatori sono e devono essere perfettamente coscienti dello
scenario che potrebbe verificarsi, ma la base scientifica, per ora, lo
escluderebbe. Credo sia chiaro per tutti che questa patologia aviare, spacciata
da tutti i grandi mezzi di comunicazione come una delle principali minacce per
l’umanità moderna, sia stata soprattutto una patologia “mediatica”. Basti
pensare che ora sembra svanita solo perché giornali e televisioni non ne
parlano più, mentre lo scorso autunno sembrava una minaccia globale solo perché
ne scrivevano tutti i giorni! Nel frattempo, ossia da diversi mesi, si sono
aperte due strade per attuare un controllo più capillare possibile: un
monitoraggio europeo a breve e medio termine presso la task-force insediata
alla Face (Federazione delle associazioni per la caccia e la conservazione dell’
Ue), con costanti informative ai vari paesi per un controllo quasi quotidiano;
un monitoraggio a lungo termine, istituito dal Cncn insieme ad alcune
associazioni venatorie – in sostanza, quelle aderenti alla Delegazione italiana
della Face – per una ricerca scientifica che si protrarrà nell’arco di qualche
anno, a cura dell’Università di Pavia, finanziata dalla vendita di 500.000
francobolli intitolati “Cacciamo l’aviaria” del valore unitario di € 1,00.
siamo certi di farcela!”.
Sull’argomento dell’influenza aviaria, troverete una dettagliata inchiesta sul
primo numero della rivista Dimensione caccia, in edicola dal 15 luglio.