Ancora episodi tragici legati agli orsi: il primo, di qualche giorno fa, riportato dall’agenzia di stampa rumena Mediafax. In Romania, davanti a una ragazza che col proprio fidanzato stava effettuando un’escursione nel massiccio di Bucegi, a sud di Brasov, è comparso all’improvviso un orso, che l’ha afferrata e trascinata via. Non è stato possibile fare nulla e la ragazza di 19 anni è stata recuperata ormai morta dopo notevoli difficoltà, in quanto l’animale era ancora presente nella zona. Il fidanzato, appena avvenuta l’aggressione, ha chiamato i soccorsi dicendo che un orso aveva ucciso la sua ragazza. L’animale è stato poco dopo abbattuto dal servizio di emergenza arrivato sul posto.
Questo nuovo episodio cruento nei confronti delle persone da parte di un orso, ha indotto il ministro dell’Ambiente rumeno Mircea Fechet a chiedere quote più elevate di uccisioni di orsi in sovrannumero: fonti governative dichiarano la presenza di circa 8.000 orsi bruni sui Carpazi, il che la qualifica come la seconda più grande popolazione di orsi in Europa dopo quella russa. La questione degli abbattimenti è molto dibattuta in Romania, in quanto dopo moltissimi anni era stata chiusa la caccia a questi plantigradi sotto le spinte degli animalisti più che altro europei. Ma il problema della sovrappopolazione, conseguente a questa chiusura, diventa sempre più tragica nei confronti di coloro che ci abitano, decretando notevoli proteste tra la popolazione.
Non va meglio dalle nostre parti: questa mattina un escursionista francese di 43 mentre effettuava una passeggiata nei pressi di Dro (Tn) è stato attaccato da un orso. Ha incontrato l’animale mentre percorreva un sentiero che da Dro porta alla zona di San Giovanni. Per l’aggressione ha riportato ferite alle braccia e alle gambe. Dato l’allarme, è arrivato sul posto un elicottero che ha permesso l’evacuazione del ferito, che non è in pericolo di vita. Nella zona era stata avvistata un’orsa con piccoli, ma ancora la Forestale non ha stabilito a chi attribuire l’evento. Molto fortunato comunque è stato il turista, in quanto era solo,e se avesse avuto una ferita emorragica importante non sarebbe andata così, ma molto peggio. Ancor più fortunato perché era in una zona montana nella quale i telefonini hanno copertura di rete.
Ricordando a tutti che sulle nostre montagne spessissimo, già dopo i 700-800 metri, non c’è più campo, consigliamo gli escursionisti, visti i prezzi sempre più abbordabili, di dotarsi di telefoni satellitari. Specialmente se si è da soli.
Ribadiamo che la confidenza dei plantigradi nei confronti dell’uomo ormai è diventata totale. E non c’è giustificazione che spesso trattasi di orse con piccoli: normalmente le madri cercano subito di portare via i cuccioli, non lanciarsi subito all’attacco su chiunque in incontrino come fanno tantissime altre madri di altre specie.
Parlando sempre di orsi, si è verificato un grave episodio di vandalismo a Caldes, in Val di Sole, dove si è svolta la gara “Contraman 2024-memorial Andrea Papi”. Ucciso, come si ricorderà, proprio dall’orsa Jj4 il 5 aprile del 2023. La gara era alla sua seconda edizione. Ebbene, conclusa la competizione una trentina di partecipanti hanno avuto la pessima sorpresa di trovare le loro auto con le gomme tagliate. Un vero scempio pensando che la manifestazione, molto sentita a livello locale per ricordare il tragico fatto, era per mantenere il ricordo di un ragazzo morto nel fiore degli anni in maniera così tragica e violenta. Sotto la lente sarebbe un’associazione animalista che l’anno scorso si era iscritta, ma poi allontanata per paura di disordini proprio dalla Questura di Trento. L’animalismo quindi si impone con metodi sempre più violenti e degenerativi.