L’assessorato alle attività produttive della provincia di Brescia ha presentato il progetto della Filiera integrata armi sportive. Sotto questa denominazione si trovano 70 imprese armiere della Val Trompia, che hanno deciso di “fare sistema” e di mettere a disposizione del gruppo idee e tecnologie per garantire un futuro a questo tessuto produttivo. Grazie a questa iniziativa, soprattutto, la filiera potrà accedere a nuove forme di contributi per lo sviluppo di pro…
L’assessorato alle attività produttive della provincia di Brescia ha presentato
il progetto della Filiera integrata armi sportive. Sotto questa denominazione
si trovano 70 imprese armiere della Val Trompia, che hanno deciso di “fare
sistema” e di mettere a disposizione del gruppo idee e tecnologie per garantire
un futuro a questo tessuto produttivo. Grazie a questa iniziativa, soprattutto,
la filiera potrà accedere a nuove forme di contributi per lo sviluppo di
processi produttivi che apporteranno nuova linfa al settore. «La
sperimentazione della filiera armi sportive», ha spiegato l’assessore Giorgio
Bontempi, «è stata realizzata grazie alla volontà di chi mi ha preceduto,
Aristide Peli, che ha avuto la lungimiranza di credere in questo progetto e di
cooperare con il Centro servizi multisettoriali e con il Consorzio armaioli
bresciani per promuovere in Regione questo comparto virtuoso, che ben
rappresenta in tutto il mondo il made in Italy. «Per la prima volta dopo 500
anni», ha commentato Massimo Tanfoglio del Cab, «il nostro segmento ha avuto un
riconoscimento ufficiale. Dobbiamo realizzare una serie di progetti di valenza
internazionale, dato che il 60 per cento di questo mercato, nel mondo, viene
prodotto in provincia di Brescia. Il mercato di riferimento, quello
Nordamericano, è in crisi, dobbiamo quindi puntare anche su altre realtà
estere, tenendo conto del nostro valore e della nostra qualità».