A seguito della sentenza del Tar di Milano sul calendario venatorio della Lombardia, l’ufficio caccia della regione ha diffuso una comunicazione ai cacciatori per chiarire la situazione rispetto all’apertura della stagione venatoria, ai limiti di carniere e alle chiusure delle singole specie.
La stanziale
Per quanto riguarda la stanziale, l’apertura resta per la terza domenica di settembre, vale a dire per il 18 settembre. Al di là di possibili limiti di carniere più restrittivi stabiliti da alcuni Atc o Cac, per starna e pernice rossa la stagione termina il 30 novembre, con un carniere giornaliero di due capi e stagionale di 15. Per la lepre comune la stagione termina il 30 novembre, ma sono possibili chiusure anticipate al completamento del piano di prelievo; il carniere giornaliero è di una lepre, dieci in tutta la stagione. Per silvilago e coniglio selvatico la stagione termina il 21 novembre, con un limite di due capi per giornata; non è previsto, invece, un carniere massimo stagionale. Per quanto riguarda il fagiano, la stagione termina il 31 dicembre, con un carniere giornaliero di due capi e stagionale di 20: nelle Afv e nelle Aatv, in ogni caso, la caccia al fagiano è consentita fino al 31 gennaio.
La migratoria
Per quanto riguarda la quaglia, la stagione inizia il 1° ottobre e termina il 31 ottobre, con carniere giornaliero di tre capi e stagionale di 20. Merlo (con limite di carniere giornaliero di cinque capi per il mese di settembre) e colombaccio sono gli unici migratori cacciabili già dal 18 settembre, ma solamente da appostamento fisso o temporaneo. Per il resto delle specie, l’apertura è rimandata al 1° ottobre. Per l’allodola è previsto un carniere giornaliero di cinque capi e un carniere stagionale di 50; per il codone un carniere giornaliero di cinque capi e stagionale di 25; per la beccaccia un carniere giornaliero di due capi e stagionale di 20. Per tutte le altre specie, invece, i limiti di carniere restano quelli stabiliti dalla legge regionale 26/1993.
