Apertura della caccia: i commenti ufficiali
Nel celebrare l’apertura della stagione di caccia 2008-2009, le associazioni venatorie hanno ritenuto anche di sottolineare alcuni aspetti relativi all’attuale normativa e al rapporto tra i cacciatori e l’ambiente. In particolare, Arcicaccia ha dichiarato che “Luci e ombre si addensano sulla stagione venatoria. Le polemiche di queste ore attestano un quadro di incertezza conseguenza di una instabilità politica e istituzionale per la totale assenza, ormai da anni, …
Nel celebrare l’apertura della stagione di caccia 2008-2009, le associazioni
venatorie hanno ritenuto anche di sottolineare alcuni aspetti relativi
all’attuale normativa e al rapporto tra i cacciatori e l’ambiente. In
particolare, Arcicaccia ha dichiarato che “Luci e ombre si addensano sulla
stagione venatoria. Le polemiche di queste ore attestano un quadro di
incertezza conseguenza di una instabilità politica e istituzionale per la
totale assenza, ormai da anni, di una politica faunistica-venatoria condivisa,
per indicazione costituzionale, tra Stato e Regioni e concertata con le forze
sociali. In questa situazione tornano ad assumere rilievo la propaganda e la
demagogia, utile solo agli ultras del fronte venatorio e animalista e a qualche
“bracconiere di voti”. La caccia, di contro, fa bene all’ambiente e alla fauna.
Lo sanno bene in quelle Regioni ove le norme nazionali ed europee sono state
coerentemente applicate per lo straordinario lavoro di tanti agricoltori,
cacciatori e ambientalisti con il supporto degli enti locali. Altrove è parodia
della caccia e purtroppo i cacciatori se ne accorgeranno, non potendo rivivere
le emozioni di un’attività che il maestro Mario Rigoni Stern definiva “libertà,
sole, spazi, tempeste”. Per questo occorre voltare pagina e per farlo occorre
avere le conoscenze adeguate. L’Arcicaccia chiede al Governo, come prevede la
normativa vigente e come chiedono i Parlamentari dell’Intergruppo parlamentare
Amici del tiro, della caccia e della pesca, che venga presentata in Parlamento
la relazione sullo stato di applicazione della legge 157. In sede di confronto
e di valutazione, al quale chiamare tutti i soggetti interessati, sarà
possibile avere un oggettivo riscontro sulle positività e sui limiti attuativi
dell’attuale legislazione ricercando eventuali integrazioni e miglioramenti,
nel segno della sostenibilità, che dovranno essere apportati al sistema
venatorio”. Federcaccia ha ricordato che “I federcacciatori italiani, quasi 400
mila, svolgono un attivo servizio di gestione dell’ambiente e della risorsa
selvaggina, si impegnano nei ripopolamenti con fagiani, pernici, lepri nella
sorveglianza dei riproduttori durante l’epoca della nidificazione e dell’intero
territorio difendendolo anche con le guardie volontarie della Fidc dalla
nefasta azione dei bracconieri. Tutti i federcacciatori collaborano con la
protezione civile e intervengono in caso di incendio dei boschi e durante le
calamità naturali”. Federcaccia ha, poi, fornito alcuni interessanti dati sul
peso economico e sociale della caccia in Italia: secondo uno studio Eurispes,
infatti, la caccia dà lavoro a circa 45 mila persone e la produzione armiera
bresciana contribuisce, per le armi lunghe per caccia e tiro, al 70 per cento
del mercato europeo. L’esportazione di armi copre circa l’80 per cento della
produzione, con punte del 90 per cento per alcune tipologie (repliche ad
avancarica). Anche il contributo “tributario” dei cacciatori è tutt’altro che
irrilevante: calcolando che sono circa 800 mila e considerando che la tassa
annuale del Porto di fucile è di 173,16 euro, entrano nelle casse dello Stato
138 milioni e 528 mila euro, a cui vanno aggiunti gli introiti locali per il
tesserino regionale e gli Atc. Per esempio, i circa 60 mila cacciatori del
Lazio pagano oltre 10 milioni di euro allo Stato per la licenza di caccia e
quasi due milioni di euro alla regione per il tesserino.
Anche il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia,
ha commentato l’apertura della stagione venatoria: “La stagione venatoria si è
aperta senza incidenti: mi auguro che anche nei prossimi giorni la caccia
prosegua in un clima sereno e di soddisfazione per gli appassionati. Il senso
di responsabilità ha prevalso anche grazie alle attività di controllo,
prevenzione e sensibilizzazione svolte dal Corpo forestale dello Stato, insieme
al mondo dell’associazionismo venatorio. Si continuerà a lavorare in questa
direzione, avvalendoci del contributo offerto dalla stampa specializzata, per
garantire il regolare e sereno svolgimento dell’attività venatoria. Voglio
ricordare a tale riguardo che il rilascio della licenza per la concessione al
prelievo venatorio prevede un’attenta istruttoria da parte delle autorità di
Pubblica sicurezza, per garantire che il futuro titolare sia in possesso dei
requisiti psicofisici e giuridici previsti, senza i quali la licenza non puo’ e
non deve essere accordata”.