«Fino al prossimo 27 ottobre, per la caccia in deroga non cambia nulla e pertanto nella nostra regione sarà possibile cacciare le specie contemplate dal provvedimento della Giunta veneta dello scorso 5 ottobre. La precisazione si rende necessaria», ha spiegato l’assessore regionale alla caccia, Daniele Stival, «dopo la decisione assunta in data odierna dalla Prima sezione del Tar Veneto di respingere la richiesta di sospensiva dell’efficacia della deliberazione proposta dalla Associazione Lega Abolizione Caccia (Lac)».
“Considerato che”, si legge nel decreto del Tar, “per quanto riguarda la specie prispolone, per il quale è prevista la data del 24 ottobre prossimo come termine finale della concessa deroga… di fatto il periodo utile di caccia è da ritenersi allo stato ormai esaurito” e “ritenuto, poi, con riguardo alle altre specie (storno, fringuello, peppola, frosone e pispola), per le quali il termine finale della deroga è fissato al 30 dicembre prossimo, che la richiesta di cautela possa essere in buona sostanza tempestivamente valutata, con i necessari approfondimenti a oggi non consentiti, stante la complessità delle questioni poste, nella camera di consiglio del 27 corrente mese… respinge allo stato la proposta domanda di misure cautelari urgenti”.
«Ribadiamo la nostra convinzione di aver operato con correttezza, senso di responsabilità ed equilibrio tra le esigenze del mondo venatorio e quelle di tutela del patrimonio faunistico», ha affermato l’assessore Stival, «nel pieno rispetto delle normative europee e nazionali in materia di caccia».