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Tag: omicidio

Sharon Verzeni: un delitto tristemente annunciato?

L’identificazione dell’assassino di Sharon Verzeni evidenzia a suo carico una escalation di comportamenti violenti e uso di stupefacenti che è sfociato, infine, nell’atto criminale. Problemi mentali e tossicodipendenze in aumento in Italia, strumenti di contrasto sempre più risicati

Nella disarmata Londra, si muore anche di Katana

Un folle a Londra ha aggredito i passanti a colpi di katana: quattro feriti, un 14enne morto. Nonostante le leggi draconiane in materia di armi da fuoco, Inghilterra e Galles hanno un tasso di omicidi doppio dell’Italia, in gran parte commessi con lame

Adesso il “nemico” è il fucile subacqueo?

Dopo il drammatico caso di Sirolo, nel quale per un banale diverbio di viabilità un giovane è stato ucciso con un colpo di fucile subacqueo, in particolare la cronaca locale ha già iniziato il procedimento di demonizzazione dello strumento. Il quale, ancora una volta, non è il problema…

Follia a Roma: riflessioni a caldo

Bilancio pesantissimo, di 3 morti e 4 feriti, in una sparatoria scatenata in una riunione condominiale da un folle che covava rancori, con un'arma sottratta al Tiro a segno nazionale della Capitale. Si impongono alcune riflessioni su cosa non abbia funzionato, da svolgere però senza i consueti (e già ben avviati) isterismi sulle armi

A Genova si muore di balestra fai-da-te: chiudiamo le ferramenta?

Un 63enne esaperato per gli schiamazzi in strada ha imbracciato una balestra, realizzata artigianalmente da sé, e ha colpito mortalmente un peruviano di 41 anni. Ancora una volta la capacità di approntare mezzi letali “originali” porta al centro della scena la mente umana, più che lo strumento

Omicidio di Civitanova Marche: adesso, ci si chiede perché la gente non interviene?

Un omicidio bestiale e insensato perpetrato a mani nude da un italiano nei confronti di un ambulante nigeriano. La politica e in particolare la sinistra stigmatizza il fatto che i cittadini presenti non siano intervenuti per fermare la violenza. Ma come, non erano quelli del “mai farsi giustizia da sé”? Gli italiani sono diventati indifferenti per un motivo ben preciso: adesso, chi ne ha la responsabilità dovrebbe assumersela

Treviglio: l’assassina e il giallo surreale del porto d’armi

La donna di 71 anni che a Treviglio ha ucciso il vicino di casa e ferito gravemente la moglie con una pistola (pare) legalmente detenuta era già stata denunciata per una precedente aggressione: filtra una spiegazione a dir poco incredibile (e inaccettabile) sul perché non le fosse stata sequestrata l’arma

Caso Lanciano: occorre parlarsi di più

Lanciano evidenzia il dramma della (non) segnalazione del disagio mentale dei cittadini: un problema che la proposta di visite psichiatriche annuali non è in grado di fermare da sola

Caso Ardea: c’è un problema, e non sono i legali detentori di armi

Tragedia della follia in provincia di Roma, uno squilibrato spara e uccide due fratellini di 5 e 10 anni e un pensionato di 74. La sua mano, armata da un clamoroso e anacronistico buco della burocrazia?

Ancora sangue nelle nostre case: che cosa sta cambiando?

La brutale uccisione dell'architetto torinese che si è imbattuto in chi aveva violato il suo domicilio impone serie riflessioni sul panorama delle intrusioni nella proprietà privata a fini delinquenziali e della possibilità di proteggere se stessi, la propria famiglia ed i propri averi.

Carabiniere spara: con il Taser non ci sarebbe scappato il morto

Un carabiniere spara e uccide l’aggressore, ora è indagato per omicidio. I sindacati di categoria sottolineano: “se quei militari fossero stati dotati di Taser, oggi avremmo un criminale in arresto e non un corpo in obitorio”

Non servono le armi da fuoco per i femminicidi

Lei annuncia di volerlo lasciare, lui la uccide e ammazza anche il figlioletto, tentando poi il suicidio: con un semplice oggetto contundente. Continua a confermarsi che non è il mezzo che fa la tragedia, ma un distorto senso di possesso nei confronti del partner

Omicidi in famiglia: piantatela di fissarvi sul mezzo

Tragedia nel Padovano, un padre uccide i due figli e poi si suicida, con un coltello. Ancora una volta si dimostra che non serve un’arma da fuoco per commettere questi atti insani e che il rimedio va cercato nelle cause profonde, non nel mezzo

Varriale: con la pistola sarebbe stato peggio

Il collega di pattuglia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma, parla del fatto che entrambi fossero disarmati e dice…

Caso Trieste: occorre approfondire

Si fanno sempre più definiti i contorni della vicenda del sudamericano che ha sparato nella questura di Trieste: occorre a questo punto una riflessione sulle procedure attualmente in vigore e sugli inquietanti scenari che si dischiudono

Solo i poliziotti hanno le manette ai polsi

Dopo l’omicidio dei due agenti a Trieste. Le forze dell’ordine hanno “strumenti” (addestramento, procedure, equipaggiamento) inadeguati alle mutate esigenze

Incapace di reagire

La dinamica dei fatti appare un po’ più chiara. Ma anche l’importanza di alcuni problemi che non può essere sottovalutata

Palma Campania, parte lo sciacallaggio

Un 83 enne spara contro la "movida" nel Napoletano e subito c'è chi si scaglia contro il possesso legittimo di armi. In realtà la situazione è più complessa e c'è chi parla, addirittura, di una tragedia annunciata

La colpa (ovviamente) è delle armi. Peccato che…

Dopo la gravissima strage compiuta in Florida da Nikolas Cruz, sul banco degli imputati finiscono ovviamente le armi. Peccato che stiano emergendo pesanti responsabilità omissive da parte dell'Fbi... e non solo

La cospirazione del doppio Carcano

Ricorrono i cinquant'anni dall'attentato di Dallas, nel quale trovò la morte il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Da allora, migliaia e migliaia sono state le pagine di inchiostro dedicate alle più disparate cospirazioni, che vedono nell'accusato principale dell'omicidio, Lee Harvey Oswald, nient'altro che una pedina più o meno inconsapevole di una cospirazione. Tra le idee più originali e strampalate, diverse hanno a che fare con il fucile che Oswald si dice abbia utilizzato per l'assas

Ravenna, il caso Bisi ha dell’incredibile

Primo Bisi, 75 anni, l’uomo che pochi giorni fa ha ferito a colpi di pistola il proprio avvocato a Ravenna perché riteneva che il suo onorario fosse troppo alto, non sarebbe dovuto essere né armato, né in stato di libertà

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